Ecco la nostra recensione di The World Ends With You Final Remix!
Nell’ormai lontano 2008, arrivava su Nintendo DS un curioso JRPG: The World Ends With You. Sviluppato dal team che pochi anni prima si era occupato del primo capitolo di Kingdom Hearts, l’esclusiva per la portatile Nintendo strabiliò pubblico e critica con una trama molto intrigante e ben scritta, nonché alcune scelte stilistiche particolarmente azzeccate e un’esperienza sì lineare, ma ben congegnata, originale e divertente. Nonostante il grande successo riscosso da The World Ends With You, il team di sviluppo capitanato da Tetsuya Nomura decise di non sviluppare un seguito del titolo per concentrarsi proprio sulla saga di Kingdom Hearts. Tuttavia, Square Enix decise nel 2012 di dare una seconda chance a The World Ends With You, pubblicando una rivisitazione del titolo su smartphone e tablet, la quale manteneva i connotati dell’opera originale: The World Ends With You – Solo Remix –.
Tale versione richiese tuttavia un notevole sforzo da parte della software house giapponese, che si ritrovò a dover adattare ad un singolo schermo un titolo che faceva dei due schermi del Nintendo DS la propria forza, con risultati piuttosto altalenanti. Dopo essere arrivato su piattaforme mobile, dell’opera “underground” di Nomura si persero le tracce, almeno fino al Gennaio del 2018. Durante un Nintendo Direct infatti, la Grande N ha annunciato l’arrivo del gioco su Nintendo Switch, con il sottotitolo “Final Remix”. Sarà riuscita l’Ibrida Nintendo a dare nuova linfa vitale a The World Ends With You? Scopritelo nella nostra recensione dettagliata!
Il gioco dei demoni
Le premesse narrative di The World Ends With You sono assolutamente interessanti: il protagonista del gioco, Neku Sakuraba, è un adolescente come tanti, ovvero timido, introverso e spesso arrabbiato con il mondo. Un giorno la sua vita viene sconvolta da un curioso avvenimento: Neku si sveglia a Shibuya, noto quartiere commerciale di Tokyo, senza ricordare nulla della sua vita se non il suo nome. Tuttavia, la Shibuya in cui si trova Neku non è quella che tutti conosciamo, bensì una versione riflessa del quartiere, creata da delle creature chiamate Demoni. Quest’ultime hanno organizzato un gioco, al quale Neku si ritrova a partecipare suo malgrado, insieme a una serie di altri ragazzi tra cui ricordiamo Joshua, Beat, Rhyme e Shiki.
Lo scopo del gioco è all’apparenza molto semplice: completare una particolare missione entro un tempo limite per evitare di essere eliminati sia dal gioco, sia dalla vita reale, venendo così cancellati dall’esistenza. Tuttavia, il sadico piano dei Demoni dovrà fare i conti con la determinazione di Neku e dei suoi tanti compagni, che metteranno più volte i bastoni tra le ruote ai nemici. Non ci dilungheremo oltre nella descrizione dei presupposti narrativi di The World Ends With You, in quanto potremmo rovinare un’esperienza per certi versi indimenticabile, ricca di tensione e di colpi di scena creati ad arte dal maestro Tetsuya Nomura.
Personaggi ottimi, ma troppo tormentati
Ottima anche la caratterizzazione di Neku e dei tanti personaggi secondari, tutti molto ben concepiti, immediatamente distinguibili e dalla spiccata personalità. L’unico appunto che ci sentiamo di fare a proposito di questi è l’eccessiva voglia di sembrare degli adolescenti troppo pensierosi, enigmatici e tormentati; il setting magari richiede questo tipo di caratterizzazione, che tuttavia ci è sembrata eccessivamente marcata e in alcuni casi abbastanza fuori contesto. Sotto il profilo della narrativa, The World Ends With You è dunque un piccolo gioiello, che mostra tuttavia qualche pecca sulla quale si può tranquillamente sorvolare e che non mina in alcun modo la bontà della sceneggiatura. Molto interessante anche il capitolo extra, contenuto esclusivamente nella versione analizzata, che apre le porte a un possibile e inaspettato seguito di The World Ends With You.
Lineare, ma profondo
La singolarità di The World Ends With You viene ancor più in rilievo quando si guarda al comparto ludico concepito da Tetsuya Nomura. Il gioco infatti è di per sé molto lineare, ma nonostante ciò riesce a offrire un’esperienza varia, di spessore e profonda, che si sviluppa in circa 40 ore (necessarie per portare a termine l’avventura) di divertimento. Il titolo Square Enix segue infatti una struttura ludica ben precisa, che consiste nel portare a termine una imprecisata missione per passare poi al giorno successivo; una struttura che per certi versi potrebbe essere considerata addirittura limitante – similarmente all’idea che molte persone hanno del tempo contato di Majora’s Mask – se si guarda ai JRPG usciti negli ultimi anni, ma che nasconde una sostanziosa profondità.
Quest’ultima scaturisce soprattutto dalla personalizzazione sia degli attacchi, sia dei parametri di Neku e dei suoi compagni. Le abilità del protagonista sono legate alle Spille, misteriosi oggetti tramite i quali è possibile bersagliare i Rumori, moab di The World Ends With You, con muraglie di fuoco, fulmini, sfere di energia e così via. Le Spille vengono rilasciate dai nemici in base al grado di valutazione che raggiungeremo in ogni scontro e, più alta sarà la difficoltà, più rare saranno le ricompense lasciate.
Cambiare la difficoltà aiuta a proseguire
Il cambio di difficoltà è una delle feature più originali del titolo Square Enix. In base alla necessità di avere una ricompensa più rara, dovremo infatti aumentare il livello di difficoltà tramite l’apposito menù di gioco. Vi assicuriamo che non saranno rare le volte in cui vi ritroverete ad aumentare la difficoltà al massimo pur di ottenere una determinata spilla, possa essa donare una nuova abilità o degli Yen utili a proseguire nel gioco. Essendo il giocatore a decidere quali nemici affrontare, questa feature ci è sembrata dunque riuscita ed originale, in quanto riesce a donare un’eccezionale profondità a un’esperienza apparentemente abbastanza lineare.
Attenti alla moda
Ampia è la possibilità di personalizzare i parametri di ogni personaggio tramite l’acquisto di una vasta gamma di capi di vestiario. Shibuya è un quartiere notoriamente molto attento alle mode, e sono proprio le mode a determinare bonus e malus dei nostri eroi. Questi ultimi, indossando abiti alla moda, riceveranno dei sostanziosi bonus ai loro parametri, che saranno sicuramente d’aiuto nei combattimenti più ostici. Una volta che i nostri eroi riusciranno a raggiungere un determinato grado di popolarità all’interno dei quartieri di Shibuya, saranno loro a dettare le mode di questo.
Si crea così la situazione in cui la possibilità di personalizzazione dei personaggi è elevata, e al giocatore è permesso di utilizzare i capi più adatti al suo stile di gioco. Camicette, cappelli e pantaloni vanno dunque a sostituire, in maniera anche parecchio elaborata ed intelligente, le classiche armature viste in tantissimi JRPG. Come si evince, nonostante l’eccessiva e apparente linearità, The World Ends With You nasconda una natura tecnico, che offre al giocatore un’esperienza ludica stravagante e divertente.
Un bel combat system, un pessimo sistema di controllo
Il combat system così come portato su Nintendo Switch è la vera e propria nota dolente di questa riedizione di The World Ends With You. Questo fu infatti originariamente concepito per svilupparsi sui due schermi del Nintendo DS; sul touch screen il giocatore aveva la possibilità di controllare Neku, mentre sullo schermo superiore agiva il partner del protagonista, controllabile attraverso la croce direzionale direttamente dal giocatore. Ovviamente, Square Enix ha dovuto riadattare in toto il sistema di combattimento, che adesso ha luogo sull’unico schermo di Nintendo Switch.
I risultati per la verità sono piuttosto altalenanti, a causa dei controversi sistemi di controllo originali. Come già anticipato, ogni attacco del giocatore è legato alle Spille, misteriosi oggetti che attivano gli speciali poteri psichici di Neku e dei suoi compagni. Ogni Spilla ha un potere ben preciso, e il corretto bilanciamento nell’utilizzo di queste può portare a degli attacchi devastanti conditi da vittorie schiaccianti. Anche i partner di Neku, come già anticipato, sono controllabili dal giocatore tramite particolari azioni e comandi ben precisi; tale feature però porta ingenti problemi al combat system di The World Ends With You.
Male in portatile…
Infatti, se giocato in portatile con i Joy-Con rigorosamente attaccati alla console, tutti i comandi dovranno essere eseguiti sul touch screen. Si passa da rapidi tocchi alla creazione di linee, cerchi e così dicendo. Tuttavia, il sistema durante il combattimento ha parecchie difficoltà nel riconoscimento degli input, mettendo sia gli scontri sia il giocatore in uno stato di confusione. Ogni input tattile è stato legato a più di un’azione, rendendo praticamente impossibile al giocatore avere un corretto controllo della situazione.
Sono state tantissime le volte in cui al posto di attaccare ci siamo ritrovati semplicemente a muovere Neku, così come sono state tante le volte in cui il comando tattile non è stato riconosciuto correttamente dalla nostra Nintendo Switch, per non parlare dei momenti in cui i comandi di attacco del protagonista si sono sovrapposti a quelli del partner, causando più di un problema. Un peccato, perché una maggior varietà di comandi avrebbe potuto risolvere il problema senza troppa fatica.
Peggio ancora in dock
La situazione non migliora, e anzi, diventa più complicata quando stacchiamo i Joy-Con, sia in modalità dock, sia in modalità “semi-portatile”. In tal caso, il controller dell’Ibrida Nintendo verrà utilizzato come puntatore, e i vari attacchi verranno attivati tramite l’utilizzo di alcune particolari gesture. Nonostante l’originalità di questo sistema, il sistema di controllo tramite Joy-Con risulta parecchio impreciso, rendendo praticamente impossibile il corretto utilizzo di alcune mosse. In tal senso, risulta preferibile la modalità semi-portatile, in quanto le dimensioni ristrette dello schermo di Switch permettono di puntare con più precisione le varie zone del campo di battaglia. Se giocato in modalità dock, la dispersività dello schermo di una TV rende questo sistema ancor più macchinoso e complicato.
L’unica modalità in cui il sistema di controllo funziona è la modalità co-op, in cui un giocatore controlla Neku mentre l’altro controlla uno dei suoi partner; nonostante l’imprecisione del sistema di puntamento resti identica, lasciare il controllo dei comprimari a un altro giocatore mette a posto le cose, almeno in parte. In sostanza, la modalità preferibile con cui giocare The World Ends With You resta quella portatile, nonostante la confusione che il sistema crea nel distinguere i vari input. Bisogna comunque dare atto a Square Enix di aver provato a replicare la stravaganza del combat system di The World Ends With You in modo diverso, senza tuttavia riuscirci appieno.
Una gioia per gli occhi
Sotto il profilo tecnico, questa rimasterizzazione di The World Ends With You risulta essere una vera e propria gioia per gli occhi. Il character design dei personaggi è sempre eccellente, e viene pesantemente messo in risalto dal rendering in alta definizione, il quale contribuisce a dare nuova vita sia ai tanti segmenti di Shibuya, sia ai personaggi stessi. Molto belle anche le scene d’intermezzo, che tuttavia mancano quasi totalmente di doppiaggio. Particolarissime ed estremamente piacevoli sono anche le musiche, che contribuiscono a rendere The World Ends With You un titolo unico nel suo genere. Infine, è da segnalare l’arrivo di un’ottima traduzione di tutti i dialoghi, che sono stati finalmente proposti in italiano.
The World Ends With You è dunque un titolo che, nonostante l’età, riesce ancora a dire la sua in un mondo, quello dei JRPG, pieno di vere e proprie perle. La conversione su Switch risulta ottima sia a livello grafico, sia per ciò che concerne la localizzazione in Italiano, ma pecca per quanto riguarda il sistema di controllo, troppo impreciso e complicato. Se non avete mai giocato The World Ends With You e avete voglia di immergervi in questo folle, colorato e divertentissimo titolo, considerato una vera e propria perla di una delle generazioni passate, questa versione può fare assolutamente al caso vostro.
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