Cambiare operatore o recedere da un contratto prima del termine può portare a spiacevoli sorprese, ma la situazione potrebbe cambiare a breve grazie alle nuove linee guida approvate da AGCOM. Da anni, infatti, l’ente spinge gli operatori a proporre offerte chiare e senza vincoli.
Fissato il costo massimo per il recesso
Le nuove regole vanno a incidere direttamente sulla disdetta di un contratto telefonico, che spesso supera i 50 euro. Con la modifica, il costo del recesso non può superare la quota mensile dell’offerta. Un esempio concreto: se vogliamo disdire un’offerta il cui costo mensile è di 30 euro, quello sarà anche il costo massimo per il recesso.
Rateizzazioni più brevi e chiarezza sui costi
Chi sottoscrive un contratto vincolante per mesi e lo disdice anticipatamente potrà scegliere se continuare a pagare le rate residue o risolvere in un’unica soluzione. Ad ogni modo, le rate dei servizi secondari – come servizi di attivazione o servizi accessori – non potranno superare i ventiquattro mesi. Anche in questo caso, il cliente potrà scegliere se pagare tutte le rate residue in una sola volta o continuare a rateizzarle.
In linea con quanto stabilito dalla legge concorrenza, ogni operatore sarà inoltre obbligato a rendere note fin da subito tutte le spese che l’utente dovrà sostenere in caso di recesso, mese per mese.
Clienti liberi e senza vincoli
I buoni propositi ci sono, resta da vedere quando verranno ufficializzate le nuove linee guida e se gli operatori non troveranno qualche sotterfugio per aggirare gli obblighi finanziari, informativi e di comunicazione. In ogni caso, potrebbe essere un tanto atteso “nuovo inizio” per il settore delle telecomunicazioni, con clienti liberi di recedere senza timore di costi extra.
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