Un’altra serie colpita da Netflix
Sembra che Netflix non abbia intenzione di fermarsi, infatti dopo la recente cancellazione di Luke Cage e Iron Fist, l’azienda californiana ha annunciato la cancellazione di American Vandal, serie girata sottoforma di falso documentario attraverso la tecnica del mockumentary.
“American Vandal non tornerà con una terza stagione,” ha riferito Netflix in un comunicato. “Siamo molto grati ai creatori, sceneggiatori, al cast e l’intera trupe per aver portato una serie comedy innovativa su Netflix, e ai fan e ai critici che hanno accolto il suo umorismo unico e non convenzionale.”
Ma c’è ancora speranza per i fan di American Vandal. Secondo Deadline, il produttore della serie, CBS TV Studios, sembrerebbe aver ricevuto da diverse piattaforme proposte per continuare lo show con una terza stagione. Quindi non è ancora detta l’ultima parola, c’è ancora una piccola possibilità per una serie che ha già ottenuto una nomination agli Emmy e per aver vinto il Peabody Award.
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La serie, che rappresenta una satira di alcuni documentari basati su veri crimini come Serial o Making a Murderer, è incentrata su due giovani giornalisti, Peter Maldonaldo (Tyler Alvarez) e Sam Ecklund (Griffin Gluck), chiamati ad investigare in varie scuole d’America per diversi atti vandalici.
La prima stagione, formata da otto episodi, è incentrata nello scovare il colpevole che ha commesso un atto vandalico nel parcheggio della scuola, ai danni di 27 insegnanti, imbrattando le loro automobili con dei disegni fallici per un ammontare di 100.000 dollari di danno. Nella seconda stagione, formata anch’essa da otto episodi, i due giornalisti si recano a Washington, in una scuola privata cristiana, dove si è consumato un evento scandaloso, il cosiddetto “Brownout”, ad opera di un criminale che ha inserito del lassativo nella limonata della mensa.
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