Honor Magic 2 sarà uno smartphone rivoluzionario. Presentato a sorpresa durante IFA 2018 a Berlino, sarà disponibile forse entro la fine dell’anno, e introdurrà feature molto interessanti. Prima fra tutte, quella della batteria: è stato infatti confermato dallo stesso Xiong Junmin, vice presidente di Honor, che sul dispositivo sarà presente una batteria al grafene, anche se probabilmente sarà di tipo misto. Una tecnologia che potrebbe segnare la svolta nel mondo degli smartphone, introducendo un concetto di autonomia tutto nuovo.
I vantaggi di una batteria al grafene
Il grafene è un materiale composto da atomi di carbonio strettamente legati tra loro, così sottile da essere quasi bidimensionale. Grazie a questa caratteristica, gli elettroni si muovono più velocemente al suo interno, conferendo al materiale ottime capacità di conduzione di energia termica ed elettrica. È inoltre flessibile e leggero: consente quindi di creare batterie più piccole, ma anche (molto) più potenti.
I vantaggi di una batteria al grafene sono molti: rispetto alle batterie a litio, sono più durature nel tempo, e consentono una migliore dissipazione del calore. Ciò che la rende una tecnologia davvero rivoluzionaria, però, è l’autonomia. Le batterie fatte di questo materiale durerebbero 20 volte di più rispetto a quelle attuali, come dimostrato da un prototipo costruito nella University of Central Florida. Questo vorrebbe dire che, potenzialmente, gli smartphone potrebbero arrivare ad avere fino a una settimana di autonomia. Il tutto accompagnato da tempi di ricarica brevissimi. Insomma: non doversi più preoccupare di avere il telefono scarico non sembra un sogno poi così lontano.
Qualche notizia su Honor Magic 2
Honor Magic 2 è ancora circondato da un alone di mistero, tuttavia sono in circolazione alcune informazioni che permetterebbero di farsi un’idea di come sarà lo smartphone. Oltre alla batteria, è molto interessante il design proposto dal dispositivo. Lo schermo frontale occupa l’intera superficie, ed è un tutt’uno con la superficie posteriore, grazie ai bordi curvi. E per accedere alla fotocamera frontale, data l’assenza del notch, Honor ha introdotto un meccanismo a scorrimento manuale: una novità decisamente insolita, che fa tornare alla mente i dispositivi presenti prima dell’epoca degli smartphone. Altro punto di forza è il nuovo processore di Huawei, Kirin 980, che si dice possa tenere testa al A12 Bionic montato sui nuovi iPhone.
Non ci rimane che attendere per avere qualche dettaglio in più su questo smartphone. La curiosità è tanta, perchè potremmo, finalmente, essere di fronte a un evento veramente rivoluzionario.
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