Spider-Man è tornato, ed è pronto a farci diventare supereroi
Marvel’s Spider-Man è approdato su PlayStation 4, con l’obiettivo di farci entrare con energia nella vita di Peter Parker come mai prima d’ora. A differenza dei precedenti tentativi di tradurre in game design l’Arrampicamuri, Spider-Man non si concretizza in un semplice tie-in fumettistico: ci troviamo in un nuovo, profondo Spiderverso. L’intramontabile supereroe torna sulle console casalinghe con una storia completamente originale, che tuttavia a tratti strizza l’occhio alle avventure a fumetti dell’Uomo Ragno. Dalla nascita a Insomniac Games, corrono decine di albi, e per capire il sapiente calderone narrativo di Marvel’s Spider-Man, è utile ripercorrere le origini dell’Arrampicamuri più famoso al mondo. Occorre ricordare che Spider-Man ha rivoluzionato per sempre la storia editoriale dei comics americani?
Nato in un periodo poco fortunato dell’editoria Marvel, il Signor Parker ha cambiato per sempre il concetto di identità supereroistica. Nato dalla mente di Stan Lee e Steve Ditko, Peter Parker è stato il primo “supereroe con super problemi”. Per la prima volta, un protagonista si presentava così giovane, con energico distacco dalle solite spalle dei fumetti DC. Peter Parker, prima di essere un essere umano dotato dei sensi di ragno, è un americano chiunque. Con lui ha inizio uno dei periodi più fiorenti del fumetto americano, il quale ha permesso alla Casa delle Idee di recuperare fama e distacco dalla rivale National Comics. Ad oggi, abbiamo visto l’Arrampicamuri in tutte le salse: film, serie animate e numerose incarnazioni videoludiche. Tuttavia, in questo ricco 2018, siamo dinanzi alla migliore rappresentazione mai realizzata dello Spider-Man non-fumettistico. Proprio per questo, non indugiamo oltre e dondoliamo leggeri in questo nuovo universo narrativo.
Spider-Man: Amazing, Spectacular e Ultimate uniti in una sola storia
La storia di Marvel’s Spider-Man ci pone dinanzi a una realtà totalmente nuova: Peter è ormai un uomo, non più il giovane e inesperto adolescente. La vita a New York procede come di consueto, e i super problemi sembrano essere ancora lì. Vediamo uno Spidey sfrattato perché indietro con l’affitto (“afietto!”), perennemente in ritardo per gli appuntamenti col suo mentore, il Dottor Octavius e allo stesso modo con sua zia May. La sua vecchia fiamma, Mary Jane Watson, è tornata a far parte della sua vita, e stavolta è a conoscenza del grande segreto.
Tuttavia, nella Grande Mela le cose stanno cambiando: il signore del crimine, Kingpin, è stato arrestato, perdendo così il controllo della città. Nuove e sinistre minacce avanzano sulla città di New York, e la prima tra tutte porta il nome di Mister Negative. Il nostro amichevole Uomo Ragno di quartiere è sempre pronto a difendere la brava gente, ma andare oltre con la trama esporrebbe a eccessive anticipazioni. Parlando di questa storia, siamo davanti alla perfetta trasposizione videoludica del meglio degli elementi dell’Uomo Ragno fumettistico. L’intero titolo è una continua strizzata d’occhio agli albi del personaggio, senza fare esclusione delle storie più ricercate.
L’impianto diegetico mostra con maestria contenuti maturi
La narrazione è lineare, solida, senza forzature e col giusto numero di colpi di scena. Non si trovano edulcorazioni o censure; Marvel’s Spider-Man sbatte in faccia al giocatore la realtà nuda e cruda: morte, sangue e sofferenza sono presenti e rendono ancora più matura la storia orchestrata da Insomniac Games. Il dualismo tra Peter Parker e il supereroe è reso con la maestria capace di alternare fasi di gioco, nelle quali si controlla il giovane uomo, e altre in cui si svolge il nostro compito di vigilante. In questo nuovo Spiderverso, tutto è fedele a ciò che è stato creato negli anni dai vari autori che hanno lavorato al franchise. Meno che a livello puramente grafico, del quale parleremo più avanti, ogni personaggio – tra secondari, comprimari e antagonisti – incarna perfettamente il suo spirito e la sua personalità.
Ad esempio, il nostro Arrampicamuri non perderà occasione per fare una battuta al fine di sdrammatizzare, anche nella più pericolosa delle situazioni. Grazie a un eccellente lavoro di doppiaggio, l’immersione in questa nuova storia dedicata al vostro eroe preferito aumenta esponenzialmente, e compensa uno dei pochi difetti del prodotto. Infatti, l’unica nota negativa che abbiamo riscontrato giocando, riguarda le espressioni facciali, anche se a livello estetico non ha nulla da invidiare al nuovo God of War o ad altri titoli di ultima generazione. Insomma, tirando le somme sulla trama, siamo dinanzi a un risultato unico e inaspettato, per il quale non possiamo che ringraziare il team di Insomniac Games e sperare in un futuro pieno di altri prodotti del genere.
New York, New York!
Abbiamo letto di tutto in queste settimane sulla New York proposta da Insomniac. Non siamo qui per dirvi che si tratta di una perfetta realizzazione della Grande Mela, quanto più per soffermerarci sul perché di questa affermazione. Partiamo da una premessa: senza se e senza ma, la NYC che ci viene presentata è uno degli ambienti di gioco meglio realizzati e dettagliati tra i videogiochi contemporanei. Un’open map, più che open world, che si differenzia dalle classiche terre vuote con qualche punto di interesse sparso per la mappa. Ogni angolo, quartiere, periferia, palazzo, è curato nei minimi dettagli. Il nostro Spidey può aggrapparsi praticamente a qualsiasi superficie e ogni tipo di palazzo, tetto o auto ha delle interazioni uniche in base alla struttura. Ad esempio, salire un palazzo usando lo scheletro delle scale di emergenza, avrà delle animazioni uniche, mentre farlo da una superficie liscia sarà molto più lineare.
Altro punto che avvalora la perfezione di questa città, è la coerenza nell’universo narrativo. Non solo sono stati riprodotti i maggiori punti di interesse di New York, Empire State Building, Times Square, Central Park e chi più ne ha più ne metta, bensì sono stati aggiunti gli edifici dell’universo Marvel. Girando per la mappa infatti, troveremo la Avengers Tower, il santuario di Doctor Strange, il quartiere di Daredevil, Hell’s Kitchen e molti altri.
I cittadini di New York City sono lo zucchero dell’esperienza
I cittadini sono un altro valore aggiunto alla città: incontrandoti per strada rimarranno impauriti o sorpresi e ti chiederanno foto e autografi. Inoltre, proseguendo nella storia i newyorkesi terranno conto di quanto accaduto e ti ringrazieranno per l’ultima impresa svolta. Ultimo, ma non per importanza, il senso di libertà generato dal volteggiare con lo skyline della città stagliato sull’orizzonte. I comandi rispondono con immediatezza, il movimento di Spidey è reso alla perfezione, come anche il senso di velocità mentre ci si aggrappa ai palazzi.
Tuttavia, svariate volte capita che ci si possa compenetrare con delle pareti o qualche albero. Il “parkour” potrebbe esser migliorato, ma non è nulla di tanto grave. Aggiungiamo che, come in Sunset Overdrive – precedente lavoro di Insomniac, il viaggio rapido da un punto A a un punto B sarà totalmente superfluo, tanto è appagante il sistema di movimento. Le ragnatele saranno le nostre migliori amiche, e sfruttarle sarà sempre e solo un piacere, mai un peso. Quello di Marvel’s Spider-Man è il connubio perfetto tra un’open map ben realizzata, coerente e dalle giuste dimensioni e una moltitudine di cose da fare, collezionabili da raccogliere, crimini da sventare e molto altro. Tuttavia, di questo parleremo dopo. Passiamo ora al gameplay nudo e crudo.
Quando Arkham incontra l’amichevole Spider-Man di quartiere
Una delle maggiori critiche rivolte al titolo, riguarda proprio le meccaniche di combattimento, a detta di molti palesemente copiate dalla serie Batman: Arkham. Dopo ore e ore di gioco, possiamo dire che, per quanto ci sia palese ispirazione a quel combat system, Marvel’s Spider-Man riesce ad affermare una propria identità. Certo, l’evidente ripresa di alcuni caratteri dell’uomo pipistrello, potrebbe essere sia un bene che un male – la questione è estremamente soggettiva – fatto sta che calza a pennello con questo supereroe.
Il sistema di combattimento, tra animazioni rocambolesche, si sposa perfettamente con Spidey, che grazie al senso di ragno riesce sempre – o quasi – a schivare i colpi nemici. All’inizio verremo sommersi da combo ed azioni differenti possibili da eseguire, e ciò potrebbe sembrare poco user friendly. Sebbene in parte sia vero, vi abituerete dopo pochi scontri, essendo tutto ben spiegato ed accompagnato da tutorial poco invasivi. Inoltre, nella maggior parte delle situazioni, potrete scegliere l’approccio col quale affrontare i nemici, se in stealth con KO dall’alto, o buttandovi nella mischia.
Un’interazione ambientale ben sviluppata
Altro punto che avvalora le meccaniche e dà personalità al feeling di gameplay, è l’interazione con l’ambiente di gioco. Molto importanti saranno le sporgenze dalle quali appostarsi, i vari tombini, cassonetti, scatoloni o altro da scagliare contro i nemici. L’agilità di Spider-Man e la sua abilità con le ragnatele sono state sfruttate al meglio e con coerenza nell’ambiente praticabile. Tuttavia, il nostro Arrampicamuri non è solo muscoli e ragnatele. Grazie all’esperienza guadagnata dalle missioni – di cui parleremo più approfonditamente in seguito – potremo sbloccare varie abilità e gadget unici.
In questo titolo, infatti, sono presenti una moltitudine di oggetti e invenzioni del nostro amichevole Spider-Man di quartiere. Tra queste, ad esempio, le bombe a ragnatele, gli spider-bot e le ragnatele elettrificate. L’albero delle abilità è diviso in tre rami, ciascuno con la sua utilità e abilità peculiari. Ognuna di esse trova un effettivo impiego, e poche volte sbloccherete un’abilità perché forzati. Per quanto riguarda le missioni, non ci sono appunti di rilievo da farem sia sulle primarie che le secondarie. Tuttavia, sottolineiamo che queste ultime sono molto poche, ma d’altro canto risultano godibilissime e narrativamente coerenti con l’integrità del gioco. Pensate che il discorso di esaurisca? Lasciate che si arrivi a quella che consideriamo la componente migliore di Marvel’s Spider-Man.
Marvel’s Spider-Man è fortemente consigliato ai collezionisti ossessivo-compulsivi!
Già abbiamo detto che la New York proposta da Insomniac sia tra le migliori del genere. Tuttavia, parlando della sua ottima realizzazione, abbiamo omesso un dettaglio: i collezionabili sparsi per tutta la città. Uno degli espedienti narrativi sfruttati al meglio dai designer, è la raccolta di oggetti facenti parte di passato, presente e anche futuro di Peter Parker. Procedendo nella storia, avremo l’opportunità di raccogliere zaini contenenti ricordi di avvenimenti passati, di scattare foto ai luoghi caldi della Grande Mela e molto, molto altro. Una mappa disseminata di attività extra, crimini da sventare, segreti da svelare e vecchie conoscenze dell’Arrampicamuri che riaffiorano. Raramente in un titolo open-world si era visto un tale numero di attività da affrontare, e soprattutto ben integrato con il tutto.
Nella maggior parte dei casi si trattava di azioni fini a sé stesse. Tendenzialmente si avverte una scollatura tra ciò che è struttura e sovrastruttura in un impianto di gioco; si percepiscono compartimenti stagni che isolano collezionabili e percorso esplorativo. Invece, nel caso di Spider-Man, Insomniac Games ha utilizzato astutamente questo espediente per mostrare i muscoli e la bellezza mozzafiato della skyline. Scattare le foto ai monumenti, musei e palazzi iconici ci trasformerà da supereroi a turisti per caso di un luogo a noi sconosciuto – a meno che non siate visitatori assudui della città statunitense. Con la raccolta di tutti gli altri oggetti, inoltre, otterremo dei gettoni da spendere ed utilizzare per potenziare il nostro Spidey. Insomma, environment design, game design e level design si uniscono a tal punto da risultare un tutt’uno persino agli occhi dell’utente finale, estraneo alle logiche di sviluppo.
Il Ragno colpisce ancora
Quindi, tiriamo le somme su Marvel’s Spider-Man. Senza mezze misure, questo titolo è un punto di non ritorno, l’inizio di quella che potrebbe essere una nuova era per il ramo videoludico dei supereori. Marvel’s Spider-Man si vuole porre come un nuovo faro nel genere supereroistico, grazie al perfetto connubio tra bellezza estetica, coerenza narrativa e libertà d’interazione. Riteniamo che il gioco, al netto delle poche criticità evidenziate, abbia sicuramente tutte le carte in regola per essere candidato tra i migliori titoli dell’anno.
Non possiamo che complimentarci con Insomniac Games, la quale ha preso il meglio della sua esperienza pregressa, smantellando, mescolando e declinando tratti datati che hanno ancora molto da dire. In questo senso, non possiamo che essere contenti della parentesi costituita da Sunset Overdrive, che ha avuto la funzione di trampolino di lancio verso la costruzione del sistema di movimento e dell’environment design di Marvel’s Spider-Man. Volutamente ridondanti, ripetiamo che è giunto nelle nostre console il miglior Uomo Ragno non-fumettistico mai proposto.
Potete documentarvi sul gioco recuperando i nostri precedenti articoli, e acquistare Marvel’s Spider-Man a questo link dedicato. Inoltre, vi invitiamo a dare un’occhiata a questa curiosa sorpresa inserita nella versione italiana, che vede una citazione del gioco agli 883, il celebre gruppo musicale di Max Pezzali e Mauro Repetto.