Houston, dov’è la bandiera?
Damien Chazelle, regista di Whiplash e La La Land, ha infiammato Venezia con il suo nuovo film, First Man, che narra gli eventi riguardanti lo sbarco sulla Luna da parte di Neil Armstrong (Ryan Gosling). Una mossa azzardata da parte del regista che si distacca dal genere dei due film precedenti, e che si rivela vincente ricevendo tutt’altro che pareri negativi da parte della critica e del pubblico. Nonostante le lodi e i pareri positivi ricevuti, c’è stato però qualcuno che ha lanciato accuse molto gravi nei confronti della pellicola. Molti spettatori americani si sono sentiti offesi per l’assenza della bandiera a stelle e strisce sul suolo lunare e il senatore Marco Rubio, avrebbe definito il tutto anti-patriottico.
Il regista, ovviamente, non ha tardato a rispondere.
Volevo che l’attenzione in quella scena si concentrasse esclusivamente su Neil sulla Luna. Questo film parla di uno dei più straordinari traguardi non solo nella storia americana, ma nella storia umana. La mia speranza è che, scavando sotto la superficie e umanizzando l’icona, possiamo capire meglio quanto quest’uomo sia stato audace ed eroico e quanto questo momento sia stato unico.
Le sue dichiarazioni, seguono quelle di Gosling, protagonista del film.
Non credo che Neil abbia visto se stesso come un eroe americano. Dalle mie interviste con la sua famiglia e le persone che lo conoscevano, era tutto il contrario. E volevamo che il film riflettesse Neil.
First Man è stato mostrato in anteprima al Festival del Cinema di Venezia e in Italia uscirà il 31 ottobre.
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