L’UE dichiara guerra ai cavi di ricarica Apple
Margrethe Vestager ha dichiarato che l’autorità di regolamentazione dell’UE ha intenzione di intervenire in maniera incisiva per ottenere un UNICO formato per i cavi di ricarica degli smartphone. Questa decisione è stata presa in seguito alla mancanza di volontà da parte dei produttori di produrre un “alimentatore comune per i vari dispositivi”
Le motivazioni secondo la Vestager
Ecologia in primis. Ogni anno vengono prodotte 51000 tonnellate di rifiuti elettronici all’anno da vecchi caricabatterie.
Molti consumatori, inoltre, lamentano da tempo l’uso di caricabatterie diversi per i loro telefoni Apple o Android, essendo costretti a comprare più cavi per più dispositivi.
Oltre alla differenziazione Apple, esistono sia i caricatori con cavi Type C che i vecchi micro USB per Android.
Il Memorandum of Understanding
Nel 2009 14 società, tra cui Apple, Samsung, Huawei e Nokia hanno firmato un Memorandum of Understanding (MoU) volontario, nel quale concordavo di uniformare i caricabatterie per i nuovi modelli di smartphone entrati sul mercato nel 2011. Successivamente, solo alcune delle aziende firmatarie, hanno firmato lettere di intenti nel 2013 e 2014 dopo che il MoU è scaduto nel 2012.
La strana nascita del MoU
La storia, abbastanza bizzarra, di come è nata la lotta alla moltitudine di caricatori dei vari telefoni risale a una decina di anni fa:
Josè Barroso, presidente del parlamento europeo all’epoca, dichiarò anni fa in un’intervista che, durante un’assenza della sua segretaria, aveva bisogno del caricabatterie per uno dei suoi cellulari. Aprendo il cassetto della scrivania, notò quanto fossero differenti i vari cavi all’interno. Deciso che non era possibile andare avanti così, Barroso si fece primo promotore del caricatore unico per la telefonia mobile.
Vi lasciamo qui qualche foto per farvi capire lo spettacolo che si presentò davanti agli occhi dell’ex presidente
Uno status quo inaccettabile
In risposta a un parlamentare europeo in data 1° agosto Vestager ha detto:
“Dati i progressi insoddisfacenti con questo approccio volontario, la Commissione lancerà a breve uno studio di valutazione dell’impatto per valutare costi e benefici di diverse altre opzioni, tali studi aiutano la Commissione a decidere se è necessario intervenire e analizzare l’impatto delle varie opzioni.”
In soldoni si prospetta, soprattutto per Apple, l’ennesima multa qualora non si dovessero attenere a un’ uniformazione dei caricabatterie.
E ora?
La collega di Vestager del mercato interno, Elzbieta Bienkowska, è stata nominata responsabile della questione.
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