Arriva sul Play Store il beta test di Digital Wellbeing, lo strumento per portarci a un uso più consapevole dello smartphone.
Per il momento, l’app non è disponibile in lingua italiana ed è compatibile solo con i dispositivi che hanno installato Android Pie 9.0, cioè Nokia 7 Plus, Essential Phone PH-1 e i Pixel.
Funzionalità e interfaccia
Si parte dalla dashboard, che contiene una panoramica sull’utilizzo dello smartphone: quante volte lo abbiamo sbloccato, quanto notifiche abbiamo ricevuto, quali applicazioni abbiamo utilizzato. L’attività può essere divisa in vari periodi di tempo, in modo da poter visualizzare solo un’ora particolare o l’intera settimana.
Se il numero di ore passate a guardare un display non ci ha “spaventato” abbastanza, abbiamo due funzioni a disposizione:
- App Timer, con cui possiamo imporci un tempo limite giornaliero per ogni applicazione;
- Wind Down, per rendere automatiche – in base all’orario – la modalità “non disturbare” e l’interfaccia in bianco e nero.
L’importanza di “staccare”
A primo impatto, sembra paradossale che Google voglia farci usare meno gli smartphone, ma dobbiamo vederla sotto un’ottica più “etica”. Google ritiene che la tecnologia debba essere utilizzata solo per migliorare la vita – non essere il centro assoluto di essa – e studi recenti mostrano una correlazione tra gli smartphone e i problemi di salute mentale negli adolescenti causata principalmente dai social media.
Ma non è l’unico a muovere passi in questa direzione: abbiamo già visto come Apple, con la beta release di iOS 12, abbia introdotto molte funzioni per regolare l’utilizzo degli smartphone, in particolare per i bambini.
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