Le battaglie del ventunesimo secolo si combattono online. Le armi sono codici, malware e dati.
La strategia degli hacker russi
Un gruppo di cyber criminali russi ha tentato di infettare la rete elettrica statunitense nel Vermont. Il tentativo di sabotaggio è riconducibile al gruppo di hacker “Grizzly Steppa”: gli hacker russi si sono infiltrati nelle sale di controllo delle principali società elettriche statunitensi, causando probabilmente vari blackout.
Alcune aziende potrebbero non sapere ancora di essere state compromesse; questo perché gli hacker hanno utilizzato le identità dei dipendenti per accedere alle reti di utility, complicando gli sforzi per rilevare le intrusioni. Non è chiaro se fosse un attacco isolato oppure parte di un piano più grande.
“Abbiamo agito rapidamente per eseguire la scansione di tutti i computer nel nostro sistema per individuare il malware”, hanno spiegato le autorità in un comunicato. “Abbiamo rilevato il malware in un unico computer portatile dentro il dipartimento elettrico di Burlington. Questo dispositivo non è collegato a sistemi di rete della nostra organizzazione, abbiamo preso un’azione immediata per isolare il computer”.
Conseguenze e dichiarazioni
L’ambasciata russa non ha rilasciato nessun commento ma la vicenda ha inasprito i rapporti tra i due Paesi. A tal proposito, sotto l’amministrazione Obama sono stati segnalati nove tentativi riconducibili a hacker russi e 35 diplomatici sono stati respinti dal territorio statunitense per aver aiutato questi gruppi di cyber criminali. In principio furono i siti delle banche i più colpiti, poi lo scandalo del tentativo di manipolazione delle elezioni e ora il sabotaggio alle reti elettriche.
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