Le compagnie di ride-sharing Uber e Lyft hanno sospeso un loro autista. Il motivo? Aveva filmato i propri passeggeri senza il loro permesso.
Jason Gargac era un autista per Uber e Lyft nell’area di St. Louis che, da marzo, ha effettuato circa 700 corse. Ho usato la parola “era” non a caso: Gargac, infatti, è stato sospeso per aver filmato i propri passeggeri a loro insaputa.
L’autista riprendeva le corse e le streammava sul proprio canale Twitch, dove gli spettatori potevano commentare liberamente quanto succedeva. Tra le vittime troviamo celebrità – Jerry Cantrell per esempio, chitarrista degli Alice in Chains – e, soprattutto, bambini. Il tutto finiva indiscriminatamente su Twitch. Oltre ai volti, ogni tanto venivano rivelati i nomi dei passeggeri, mentre altre volte venivano mostrate le loro case. Gargac si è difeso sostenendo che la sua intenzione era quella di catturare l’interazione naturale che c’era tra lui e i passeggeri.
Questa motivazione, però, non ha impedito ai passeggeri di lamentare una violazione della loro privacy. Alcune testate giornalistiche hanno intervistato una dozzina di passeggeri, che hanno dichiarato che il tutto avveniva a loro insaputa. In particolare uno di loro ha detto queste parole:
“Mi sento violato e in imbarazzo. Abbiamo preso un Uber alle 2 a.m. per sentirci più sicuri, ma ora scopro che tutto ciò che ho detto durante il viaggio è online e che le persone possono vederlo. Questo fatto mi dà la nausea”.
Come già detto, Gargac è stato sospeso dal suo ruolo. Alcuni passeggeri, a seguito delle lamentele rivolte a Uber, hanno ricevuto un credito di 5$ per i loro viaggi e la promessa che non avrebbero più trovato Gargac nelle vesti di autista.
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