Fortnite è senza dubbio uno dei fenomeni del momento. In moltissimi stanno aspettando l’arrivo del gioco su Android, ma molti potrebbero rimanere delusi.
Fortnite è un successo mondiale, un videogioco che sta coinvolgendo un numero incredibile di persone. Questo è dovuto anche alle diverse piattaforme in cui è possibile giocarlo: PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch, PC e iOS. Quello di Apple non è ovviamente l’unico sistema operativo mobile destinato a ricevere il gioco: gli sviluppatori hanno infatti previsto anche una versione per Android, nonostante non ci sia ancora una data ufficiale.
Il gioco non sarà per tutti
Ebbene sì. Androidpit ha rilasciato un elenco dei dispositivi Android che supporteranno il videogioco, e purtroppo non mancano le sorprese negative. Come prevedibile, non saranno inclusi i dispositivi più datati, ma – ed è questa la sorpresa – nemmeno tutti i top di gamma.
Ecco qui l’elenco dei dispositivi supportati: per Google ci sono Pixel 2 e Pixel 2 XL, per Huawei abbiamo Mate 10, Mate 10 Pro, Mate 10 Lite, Mate 9, Mate 9 Pro, P10, P10 Plus, P10 Life, P9, P9 Lite e P8 Lite. Passando a LG troviamo solo 3 modelli: G6, V30 e V30 Plus. Samsung invece è abbastanza supportata: tutta la serie Galaxy S, a partire dal 7, riceverà Fortnite. A questi bisogna aggiungere anche i Galaxy A5, A7, J7 Prime, J7 Pro, J7 del 2017, On7 e Note 8. In casa Sony troviamo Xperia XA, XA1 Ultra e Plus, Xperia XZ, ZZS e XZ1. Motorola, invece, riceverà Fortnite su Moto E4 Plus, G5, G5 Plus, G5S e Moto Z2 Play. Completano l’elenco Razer Phone e Nokia 6.
Non mancano ovviamente le perplessità: in questa lista non sono stati inseriti i dispositivi OnePlus e alcuni recenti top di gamma di alcune aziende viste sopra – LG G7 e Huawei P20 in primis. Fa rumore, inoltre, l’assenza di Xiaomi. In più, è strano che Epic Games voglia limitare così tanto il gioco per Android: si tratta della piattaforma mobile più diffusa al mondo, e Fortnite è un prodotto che ha portato ricavi per più di un miliardo di dollari.
Queste due considerazioni fanno pensare – o almeno sperare – che la lista sia in corso di aggiornamento. Non ci resta che attendere per ulteriori sviluppi.
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