Un duro colpo per la casa delle idee.
Disney, lo studio dietro il franchise Marvel, nel bel mezzo del San Diego Comic-Con ha annunciato il licenziamento di James Gunn, regista dei primi due film di Guardiani della Galassia, escludendolo dal terzo capitolo, Guardiani della Galassia Vol. 3.
Il motivo del licenziamento sono una serie di tweet offensivi che sono stati portati alla luce dopo anni da alcune personalità conservatrici e sostenitrici di Donald Trump, riguardanti argomenti così controversi come la pedofilia e lo stupro. Il presidente dello studio, Alan Horn, ha infatti dichiarato durante la convention:
“Gli atteggiamenti offensivi e le dichiarazioni scoperte sul feed Twitter di James sono indifendibili e incoerenti con i valori del nostro studio, e abbiamo interrotto i nostri rapporti commerciali con lui.”
Il regista ha deciso di cancellare il suo account, lasciando un ultimo messaggio in cui dice:
“Tante persone che hanno seguito la mia carriera sanno dove ho iniziato. Io mi vedevo come un provocatore, facevo film e raccontavo barzellette oltraggiose e tabù. Come ho già dichiarato pubblicamente diverse volte, la mia personalità si è poi sviluppata, e così anche il mio lavoro e il mio umorismo. Non voglio dire che essere migliore, ma ora sono una persona completamente diversa da quella che ero alcuni anni fa. Attualmente cerco di trovare le radici del mio lavoro nell’amore e meno nella rabbia. I giorni in cui dicevo qualcosa solamente perché era sconvolgente e cercavo di ottenere una reazione sono finiti.”
La maggior parte dei tweet sono datati tra il 2008 e il 2011. Di seguito alcuni tweet al centro delle accuse:
https://twitter.com/_Nobu_T/status/1020212828744003585?r
https://twitter.com/JamesGunn/status/1020154776539967489?
https://twitter.com/JamesGunn/status/1020154777525575682?
https://twitter.com/JamesGunn/status/1020154778356146177?
https://twitter.com/JamesGunn/status/1020154779169783808?
https://twitter.com/JamesGunn/status/1020154780012834816?
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