Nasce l’aeroporto smart: niente più passaporti?
La tecnologia, è quasi inutile ricordarlo, sta facendo passi da gigante. Infatti, tutti gli smartphone degli ultimi anni sono dotati di sensori per il riconoscimento delle impronte digitali. Feature di questo tipo erano reputate fantascientifiche solo fino a qualche decennio fa. Lo stesso discorso vale per ciò che riguarda il riconoscimento facciale, implementato in diversi dispositivi smart di ultima generazione. Questa funzione permette l’identificazione dell’utente tramite una rapidissima scansione dei tratti distintivi del volto. Inoltre, il riconoscimento facciale viene utilizzato da tempo in numerosi aeroporti. In che modo? Tramite apposite telecamere, vengono confrontate la foto presente sul passaporto del viaggiatore e il volto del viaggiatore stesso.
A questo modo si ottiene maggiore rapidità nel processo di imbarco, evitando la formazione di lunghe e tediose file. Tale tecnologia, denominata SmartGate, fu sperimentata per la prima volta in Australia, con risultati così soddisfacenti da essere poi stata esportata in tutto il mondo.
Voliamo in Australia: l’evoluzione di SmartGate
Proprio in Australia, precisamente all’aeroporto di Camberra, si sta sperimentando un nuovo tipo di tecnologia che andrà ad inserirsi in quella che è stata definita la “contactless traveller technology“. Infatti, tramite delle apposite telecamere che effettuano uno scan biometrico del volto del passeggero, sarà possibile superare i vari controlli previsti senza mostrare alcun tipo di documento di identità. Il funzionamento del processo è molto simile a quello del già citato SmartGate, con una sostanziale differenza: il viso scannerizzato infatti non verrà confrontato con la foto presente sul passaporto, bensì con un’immagine del viaggiatore presente nel database del Dipartimento degli Affari Interni Australiani (DHA). Al momento tale tecnologia è accessibile a tutti i cittadini australiani dotati di passaporto elettronico. Quest’ultimo, almeno nel periodo di sperimentazione, dovrà comunque essere nella disponibilità del passeggero nel caso in cui vi siano problemi tecnici.
Ovviamente questo tipo di controllo smart porta con sé dei notevoli rischi riguardanti sia la sicurezza aeroportuale, sia la privacy dei viaggiatori. Infatti, alcuni esperti hanno rilevato che gli scanner biometrici potrebbero essere facilmente ingannati utilizzando particolari artifici, come ad esempio il trucco da clown. Inoltre il database in cui sono presenti le immagini dei viaggiatori potrebbero essere hackerati, e la conseguente diffusione delle foto presenti nella sua memoria sul web potrebbe avere conseguenze disastrose in termini di diritto alla privacy.
Il nuovo sistema di passaporto è in collaudo, ma con quale affidabilità?
Gli organi di governo australiani non hanno neanche chiarito in che modo questi server vengono protetti. Si sono limitati ad affermare che le immagini sono state acquisite e catalogate in ossequio alle norme internazionali in materia di privacy. Invece, per quanto riguarda la sicurezza aeroportuale, la DHA ha dichiarato che il sistema di scan biometrico ha riconosciuto ben 2200 viaggiatori e che ha un grado di affidabilità pari al 94 %. Inoltre non vi sono stati casi di scambio di persona durante il periodo di prova. Se il periodo di prova dovesse concludersi positivamente, numerosi aeroporti si adegueranno a questo nuovo tipo di controlli. Non dovremo più preoccuparci di aver dimenticato il passaporto a casa o in hotel? Cosa pensate voi di questo tipo di tecnologia? Fatecelo sapere!
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