Incassi deboli che faticano a coprire tutte le spese
Come vi avevamo già accennato in precedenza nel nostro articolo, Solo: A Star Wars Story sta faticando a generare guadagni interessanti al botteghino.
Dati alla mano, nessuno si aspettava però risultati così disastrosi. Secondo l’Hollywood Reporter, il secondo capitolo antologico di Star Wars, perderà molto probabilmente 50 milioni di dollari o più.
Dopo il debutto durante il memorial day americano, la pellicola è arrivata oggi a racimolare 148 milioni nel mercato statunitense e 264 milioni in tutto il mondo. Sono cifre molto basse per un blockbuster targato Star Wars, ben lontane da Rogue One. Il precedente spin off della saga è riuscito difatti a produrre 1 miliardo d’incassi circa.
Risultati pressoché miseri, se considerato che Solo: A Star Wars Story è costato la bellezza di 250 milioni di dollari, più de Gli ultimi Jedi e il Risveglio della Forza.
La causa di tale somma stratosferica, è da ricollegare ovviamente ai vari problemi di produzione. Dopo diversi mesi dall’inizio delle riprese, sono stati infatti licenziati i due registi a capo del progetto: Phil Lord e Chris Miller, le redini del film sono state successivamente prese da Ron Howard.
È ovvio che Solo: a Star Wars Story sarebbe dovuto essere un grande successo per generare profitti in grado di soddisfare la casa di Topolino.
Molti stanno già puntando il dito sulla debole campagna pubblicitaria, che non è stata in grado di valorizzare l’uscita del film in modo adeguato. C’è anche da chiedersi però se il pubblico sentisse realmente la necessità di vedere uno spin off sul personaggio di Han Solo.
Una cosa è certa: dopo questi deludenti risultati, la Disney sarà costretta a rivedere i suoi piani su altri possibili film dedicati ad Han Solo. Molto probabilmente non vedrà mai la luce neanche quel film tanto chiacchierato dedicato al personaggio di Lando, recentemente dichiarato come pansessuale.
Voi che dite? Il film l’avete visto? Vi è piaciuto? Fatecelo sapere nei commenti!
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