Kingdom Hearts Chain of Memories, dove eravamo rimasti
Continua il nostro viaggio nei meandri della trama di Kingdom Hearts. Quest oggi parleremo di Kingdom Hearts Chain of Memories, sequel diretto del primo Kingdom Hearts, originariamente disponibile in esclusiva Game Boy Advance e successivamente arrivato anche su PlayStation 2, 3 e 4. Se vi siete persi il riassunto del primo capitolo della saga potete cliccare qui.
Ci teniamo a specificare che tale riassunto non vuole sostituire l’esperienza del gioco originale, infatti è stato scritto appositamente per chi volesse rispolverare la trama dell’intera saga in attesa del terzo capitolo e per chi non ha occasione di poterla recuperare interamente.
Un uomo misterioso
Kingdom Hearts: Chain of Memories inizia proprio dove il primo capitolo ci ha lasciati. Sora, Paperino e Pippo sono alla ricerca di Riku e Re Topolino. Durante il cammino, il trio incrocia Pluto, che porta con se una lettera marchiata col sigillo reale. I tre dunque, convinti della bontà dell’indizio, decidono di seguirlo. Durante la notte, Sora viene svegliato da un uomo vestito di nero che gli parla tramite frasi parecchio enigmatiche, che risultano incomprensibili al nostro eroe.
L’uomo scompare misteriosamente, ed il trio nel tentativo di seguirlo si ritrova di fronte ad un enorme castello, che scopriranno essere Il Castello dell’Oblio.
Il Castello dell’Oblio
Entrati nel Castello Sora, Paperino e Pippo percepiscono qualcosa di strano: i tre hanno infatti la sensazione di aver dimenticato qualcosa. L’uomo misterioso riappare, e comunica loro che hanno perso la memoria a causa della magia di cui è permeato il Castello dell’Oblio. Tuttavia, tutto ciò che vedranno nel castello sarà parte dei ricordi persi dai tre. L’uomo incappucciato conclude il suo discorso con un’ulteriore enigmatica frase: “In questo posto, trovare è perdere e perdere è trovare”. Prima di andar via, questo oscuro personaggio dona una carta a Sora, che permetterà al giovane eroe di proseguire all’interno del Castello.
Attraversata una misteriosa porta, Sora si ritrova nella Città di Mezzo e si accorge di non avere accanto a lui né Paperino, né Pippo. L’uomo dall’abito nero si mostra ancora per spiegare a Sora che questo viaggio dovrà compierlo da solo e che i suoi amici non potranno aiutarlo.
Nella Città di Mezzo Sora però incontra altri i suoi vecchi compagni: Leon, Aerith e Yuffie; i quali però ricordano stranamente solo il suo nome, ma non lui. Yuffie infatti esordirà con un: “Non sei nelle mie memorie ma il mio cuore si ricorda di te”.
Dopo aver sconfitto orde di Heartless, Sora trova una porta che conduce al piano successivo del castello, dove incontra un uomo vestito allo stesso modo dell’uomo incappucciato, che si presenterà con il nome di Axel. Il misterioso uomo dai capelli a punta aggredisce Sora con le sue armi permeate di fuoco. Dopo un estenuante combattimento, Sora riesce a sconfiggere Axel, che decide di defilarsi e lasciar continuare il viaggio del giovane eroe.
Arriva l’Organizzazione XIII
La scena si sposta poi su Riku, che è riuscito a scappare dal Mondo dell’Oscurità. Il giovane si ritrova nel Castello dell’Oblio, e come successo con Sora, viene risvegliato da un uomo che gli consegna una carta simile a quella ricevuta dall’amico. Riku però è continuamente perseguitato dall’ombra di Ansem, che aveva preso possesso del suo corpo nel capitolo precedente.
Nè Sora nè Riku sanno che le persone incappucciate incontrate fino ad ora fanno parte dell’Organizzazione XIII, una misteriosa organizzazione che risulterà poi fondamentale nella trama della saga di Kingdom Hearts.
Durante l’esplorazione del castello, Riku incontra Vexen, uno dei membri dell’Organizzazione. L’obiettivo di Vexen è quello di raccogliere dei dati sull’amico di Sora per poterne poi creare un clone; quest’ultimo è animato dal potere dell’oscurità che Riku sta cercando di reprimere con tutte le sue forze. Durante lo scontro la volontà di rivalsa di Riku prevale, ed il clone viene sconfitto e batte in ritirata.
Amici dimenticati
Nel mentre Sora procede il suo percorso attraverso il castello. Dopo aver incontrato un altro membro dell’Organizzazione, il nostro protagonista ricorda il nome di una sua vecchia amica: Naminé. Sora apprende che Naminè è prigioniera nel castello e inizia quindi a cercarla col fine di proteggerla. Dopo aver incontrato e sconfitto il clone di Riku, Sora trova finalmente questa misteriosa ragazza, la quale svela all’eroe l’identità dell’uomo che li ha condotti al castello. Questo risponde al nome di Marluxia, membro dell’Organizzazione che si sta servendo di Naminè per sottomettere Sora ed il potere del Keyblade grazie a dei falsi ricordi.
Sora scopre questa sconvolgente verità anche grazie ad Axel, che in realtà è stato mandato dal capo dell’Organizzazione XIII per stanare il traditore che si nasconde nelle loro fila, che altri non è che Marluxia. Axel convince inoltre Naminè a dire la verità a Sora: la ragazza non è mai stata sull’Isola del Destino, e non ha mai conosciuto nè Sora, nè nessun altro. I ricordi del protagonista sono infatti stati creati da Naminè stessa. Purtroppo però Sora, a causa del potere del Castello dell’Oblio, non riesce a ricordare nulla se non Naminè.
Durante questo lungo dialogo, fa nuovamente la sua comparsa il clone di Riku, determinato a sconfiggere Sora in quanto crede di essere lui l’incaricato alla protezione di Naminé. Sora ha la meglio ed il clone di Riku cade esanime, poiché il suo cuore è stato infranto dal potere del Keyblade. Terminato lo scontro, il nostro eroe deve affrontare una nuova battaglia; Larxen, un altro membro dell’Organizzazione, ha intenzione di porre fine alla vita di Sora, divenuto un ostacolo ai piani della misteriosa congrega. Sora però riesce a vincere grazie all’aiuto di Paperino e Pippo che arrivano in suo soccorso.
Naminé spiega al trio che è possibile riottenere i ricordi dimenticati, a patto di raggiungere il tredicesimo piano del castello e sconfiggere Marluxia.
Chain of Memories
Nel mentre Axel continua la propria missione, e finalmente si ritrova a combattere contro Marluxia. Il traditore dell’Organizzazione per avere la meglio, fa teletrasportare Naminé tra le sue braccia per usarla come scudo. In tal modo Sora si ritrova costretto a combattere con Axel per proteggere Naminè. Sconfitto quest’ultimo, tutto ciò che resta tra l’eroe ed i suoi ricordi è Marluxia. Questo cerca di manipolare la ragazza, per cancellare i ricordi di Sora e fargli spezzare il cuore. Durante la battaglia interviene però il clone di Riku, il quale nonostante ormai sia a conoscenza della sua condizione, è ancora determinato a proteggere Naminé. Sconfitto il traditore, i nostri eroi vengono a conoscenza del fatto che in realtà avevano combattuto contro una semplice illusione. Il vero Marluxia infatti si trova oltre la porta del tredicesimo piano.
Battuto il vero Marluxia, Sora sigilla la porta del Castello e il clone di Riku decide di andarsene per scoprire il significato della sua esistenza. Naminé ora può far tornare la memoria a Sora e ai suoi amici, spiegando che i ricordi non erano stati cancellati ma bensì modificati. I ricordi sono legati tra di loro, come se fossero una catena. Naminè non ha fatto altro che rompere questa “Chain of Memories” e riunirla diversamente. Tuttavia, per riavere i suoi veri ricordi, Sora si trova costretto a dimenticare ciò che è accaduto al castello e di conseguenza, anche di Naminé stessa. Il trio viene portato dentro un macchinario, grazie al quale la ragazza potrà ripristinare i loro veri ricordi. Il grillo, che ha accompagnato il protagonista per tutto il viaggio, scrive sul suo quaderno “Ringraziare Naminé”, in modo da poterlo fare quando si saranno risvegliati.
Luce e Oscurità
Nel mentre Riku sta combattendo l’oscurità interiore dovuta al contatto con Ansem, per potersi avvicinare alla luce. Una proiezione di Ansem cerca di ostacolare il ragazzo durante questa sorta di percorso spirituale, fallendo continuamente grazie all’intervento di Re Topolino, che continua ad aiutare l’amico di Sora. Nel suo percorso, Riku si trova a costretto a fronteggiare altri membri dell’Organizzazione XIII. Durante il combattimento contro uno di questi, Zexion, il ragazzo si ritrova costretto ad utilizzare i poteri dell’oscurità. Stavolta però Riku riesce a controllarli, e a non soccombere a questi come in passato.
Dopo che Zexion è scappato, Riku raggiunge Crepuscopoli, una misteriosa città, dove incontra nuovamente Ansem. Prima di combattere, tuttavia, Riku sente che il potere di Ansem è diverso da quello con cui ha convissuto in passato. Infatti, il personaggio si rivela essere Diz, un misterioso uomo che ha guidato Riku con l’obiettivo di scacciar via l’oscurità che alberga nel suo cuore. Riku si trova quindi davanti ad una scelta: luce o oscurità; per poter compiere tale scelta tuttavia, deve raggiungere Naminé. Mentre si sta avvinando a lei, Riku incontra il proprio clone, determinato a sconfiggerlo a causa dei dubbi su se stesso, in modo da acquisire un’identità e non essere una semplice copia.
La strada dell’alba
Dopo aver sconfitto il clone, Riku riesce a raggiungere Naminé,la quale gli spiega che può bloccare l’oscurità presente nel suo cuore per fare in modo che non possa più riprendere il controllo su di lui. Riku però decide di affrontare l’oscurità, in modo da poterla controllare. Subito dopo riferisce la sua scelta a Re Topolino e Diz, che incontra appena uscito dalla stanza dove aveva trovato Naminé e visto Sora dormire. Diz gli spiega che l’Organizzazione XIII cercherà tutti loro, e per questo oltre alla carta per poter affrontare Ansem, gli dona il cappotto utilizzato dall’Organizzazione, per nascondersi da essi.
Sconfitto Ansem, Riku viene sommerso dall’oscurità, ma grazie a Topolino ed al ricordo di Kairi e Sora, riesce a prevalere su di essa. Incamminatosi insieme a Topolino, lungo la strada che precedentemente aveva condotto Sora al Castello dell’Oblio, Riku incontra nuovamente Diz. L’uomo gli pone anche questa volta una scelta: la strada della luce o la strada dell’oscurità. Riku non accetta nessuna delle due opzioni e decide di intraprendere la strada nel mezzo, la strada dell’alba. Nel frattempo, il processo di restaurazione dei ricordi di Sora continua..
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