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Spotify Free migliora, avvicinandosi a premium e allontanando le crack

Playlist on-demand, basta regime Shuffle

La novità più “gustosa” di questo update è l’introduzione delle playlist on-demand. Delle playlist da 15 brani ciascuna, permetteranno all’utente free di ascoltare senza condizioni ogni pezzo all’interno di esse. La rotazione delle playlist sarà curata direttamente da Spotify, e l’unica limitazione saranno le classiche pubblicità di mezzo.

Questo nuovo sistema non includerà esclusivamente playlist universali o basate su generi particolari, ma anche liste personalizzate e basate sul pregresso degli utenti. Le playlist potranno attingere ad un bacino di 750 brani, il quale cambierà nel tempo. Dunque, sulla carta, ricorrere a versioni modificate dell’applicazione – esponendosi a tutti i rischi che ne conseguono – perderà ancora più senso.

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Una modalità a basso consumo dati

Uno dei vantaggi più grandi di Spotify Premium – accessibile con un prezzo standard di 9,90 Euro al mese, con offerte permanenti legate alla famiglia ed allo stato di studente – è la modalità offline, basata sul download dei brani sul dispositivo. Spotify Free è dunque soggetto allo streaming perenne dei brani, che comporta un notevole consumo a fronte di un utilizzo consistente. Sottolineiamo che, con i piani dati attuali, rimane comunque un numero ininfluente.

Tuttavia, Spotify Free si rinnoverà anche in tal senso, con l’arrivo di una modalità a basso consumo. Naturalmente, essa si basa su una qualità audio leggermente ridotta. Tuttavia, a fronte di una riduzione dei consumi del 75%, riteniamo che il compromesso sia ottimo – tenendo conto che solo una percentuale veramente esigua di utenti è considerabile “audiofila“.

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Consiglio di brani attraverso il “machine learning”

Le novità investiranno anche le modalità con cui Spotify sceglie i brani da consigliare all’utente. I suggerimenti, che compaiono nel momento in cui si sta creano una playlist personalizzata, si baseranno su algoritmi di machine learning. In parole povere: In base al comportamento durante l’ascolto di determinati brani, ne vengono proposti dei nuovi – dunque non solo tramite una relazione tra generi ed artisti. Una delle feature più apprezzate di Spotify è proprio quella che permette di conoscere nuova musica grazie ai brani consigliati. Sapere che il sistema sarà ulteriormente affinato, farà la gioia di molti utenti.

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