L’intervista definitiva, un dispositivo che nasconde di più
Gli ultimi anni hanno visto il ritorno di diverse icone retro, sia per quanto riguarda il software – con un incredibile Sonic Mania ed un’ottima Crash Bandicoot ‘NSane Trilogy – che hardware. Non solo NES e SNES mini, ma anche le versioni miniaturizzate del Mega Drive e dell’Atari 2600. Poteva forse mancare all’appello una versione miniaturizzata del Commodore64? DrCommodore ha intervistato per voi i creatori del TheCommodore64 Mini, la versione miniaturizzata della mitica piattaforma. Vediamo cosa hanno da dirci gli sviluppatori: Chi sono, quali erano i loro obiettivi, se li hanno conseguiti e come hanno avuto l’idea di riproporre il Commodore64!
Quando è iniziato il progetto di TheCommodore64 Mini?
“This project started many years ago, originally Darren Melbourne created the DTVC64 joystick game unit, and commissioned Jerri Ellsworth to do that for him (plus of course Darren has been in the games industry since the late 80s as well), Paul Andrews team created the C64 game conversions which were on the Nintendo Wii games console, and Chris Smith created with Paul a prior retro games console and also wrote books and created games back in the day!”
Tradotto
“Questo progetto è iniziato parecchi anni fa. Inizialmente, Darren Melbourne ha creato l’unità Joystick DTVC64, e l’ha commissionata a Jerri Ellsworth affinché la realizzasse per lui (in aggiunta, ovviamente, Darren è nell’industria ludica dai tardi anni ’80). Il team di Paul Andrews ha creato la conversione dei giochi per Commodore64, rilasciate per la console da gioco Nintendo Wii. Inoltre, Chris Smith ha creato assieme a Paul una precedente console da retrogaming, oltre ad aver scritto libri ed aver creato giochi ai tempi!”
Perché avete deciso di creare un “revival” del Commodore64? Cosa pensa il team della attuale industria videoludica, in relazione a quella degli anni ’80?
“Members of the team have been working in the games industry since the 80s so have seen it evolve and been part of its growth and changes over the years, while we have worked on phone games, console games, we still are part of the 80s so for us it’s never gone away, and we wanted people to be able to see, and feel and appreciate once more the games we all loved from back then, but also revisit some of the classic games from back then which have shaped the games of today.”
Tradotto
“Alcuni membri del team lavorano nell’industria videoludica dagli anni ’80, dunque l’hanno vista evolversi, sono stati parte della sua crescita e dei suoi cambiamenti negli anni. Sebbene abbiamo lavorato a giochi per telefono e per console, rimaniamo parte degli anni ’80, quindi per noi non sono mai andati via. Dunque, vogliamo che le persone possano vedere, sentire ed apprezzare ancora una volta i giochi che abbiamo amato ai vecchi tempi. Inoltre, vogliamo che rivisitino dei giochi classici che hanno plasmato i giochi di oggi.”
Qual è il target di TheCommodore64 Mini?
“We originally presumed THEC64 demographic would be people like us, of a similar age, which it is, but also we have been overjoyed to all see that it’s a wider audience than we originally perceived as many families/fathers/mothers are introducing it to their children and we have had so many photos and videos sent and posted on social media of younger children using it with their parents and on their own and really enjoying the more simpler but just as hard games of yester year which defined how games are created now, so it’s much bigger family demographic market than we originally presumed, which is amazing!”
Tradotto
“Inizialmente presumevano che la demografica di TheCommodore64 Mini sarebbe stata di persone come noi, di età similare. Il ché è vero, ma con estrema gioia abbiamo visto che il pubblico è più ampio di quello che avevamo previsto, poiché famiglie, padri e madri l’hanno introdotto (TheCommodore64 Mini) ai loro bambini. Inoltre, abbiamo ricevuto tantissime foto e video, mandatici e postati sui social media di figli più giovani che lo usano con i loro genitori, apprezzando davvero i più semplici, ma al contempo ardui (in senso di sfida al giocatore), giochi degli anni passati che hanno definito il modo di creare i giochi al giorno d’oggi. Dunque, l’audience è molto più orientata al mercato familiare di quanto avevamo previsto, e questo è incredibile!”
Siete dell’idea che operazioni del genere possano aiutare le persone più giovani a conservare la memoria del passato?
“We hope that not only will THEC64 make the games of the 80s more accessible to younger people but by having BASIC on THEC64 it might also tempt younger people into programming as well, to create their own games and files, but not only programming as in code but also hopefully the wider creative process of creating games, from graphics, to planning, producing as well as coding. We could not have been more happy with the initial reaction to THEC64 and hope that people like the planned firmware updates coming, and also future consoles we have planned for the coming years as well.”
Tradotto
“Speriamo che TheCommodore64 Mini non solo renda i giochi degli anni ’80 più accessibili alle persone più giovani, ma che grazie al supporto BASIC (Linguaggio di programmazione) le induca anche a programmare, a creare i propri giochi e file – non solo programmando in codice, ma sperimentando il più ampio processo creativo di creare giochi, dalla grafica alla pianificazione, passando anche dalla codifica. Non potremmo essere più felici del responso iniziale a TheCommodore64 Mini, e speriamo che le persone apprezzeranno il piano di aggiornamenti firmware in arrivo, ed anche le future console che abbiamo in programma per gli anni a venire.”
In conclusione, tanti spunti e tante parole meravigliose
Questo leggendario dispositivo ha plasmato gli anni ’80, appoggiandosi su una libreria giochi di rara qualità! La riproposizione in piccolo – denominata TheCommodore64 Mini – non solo ha precaricato un ottimo bagaglio di giochi, ma offre anche la possibilità di programmare in BASIC i propri esperimenti! Dunque, questo oggettino non vuole solo commemorare il passato, ma cerca di riportare alla luce un modo “artigianale” e magico di fare giochi!
La volontà di conservare la memoria è cristallina, ma il responso iniziale mostra che i giochi degli anni ’80 sono più vivi che mai tra il pubblico – che nel tempo ha condiviso la propria passione con le nuove generazioni. Un team di veterani, che usano – e questo va sottolineato – la parola “persone” e non “utenti”, hanno creato un potente strumento alla cifra di 70 Euro circa. Che siate giocatori di vecchia data – con i peli sul pad – o nuove leve sempre pronte a ricevere stimoli ludici, buttatevi su questo gioiellino e raccontateci la vostra esperienza! Potete acquistarlo qui!