Nuova bufera investe la Apple
Ci risiamo: non è la prima volta che Apple viene citata per la violazione di brevetti ma stavolta la sanzione è arrivata ed è anche molto pesante: ben 502,6 milioni di dollari per aver violato alcuni brevetti di proprietà del patent troll.
Chi mosse le accuse?
Questo è stato il risultato di una diatriba disputata in tribunale durata ben 8 anni, dopo l’accusa mossa da VirnetX nel 2010 di aver violato quattro brevetti relativi alla comunicazione via internet.
La VirnetX è una società che ha sviluppato per il dipartimento nazionale di sicurezza statunitense ed altre agenzie federali delle tecnologie riguardanti le connessioni LTE, l’appellativo “patent troll” gli è stato affibbiato per aver allargato a dismisura il loro parco brevetti ben oltre i quattro originali,arrivando a più di 100 brevetti correlati garantendogli la posizione di leader nel mercato della sicurezza mobile. Una curiosità interessante è che la maggior parte dei loro dipendenti sono degli avvocati garantendogli così la possibilità di difendersi in ogni situazione dalle controversie sulla titolarità dei diritti.
Grossa la soddisfazione espressa dall’azienda vincitrice che reputa giusta la somma concordata dal giudice. VirnetX ribadisce che dicendo la verità prima o poi la giustizia arriva per tutti. Le azioni della compagnia oggi hanno tra l’altro segnato un picco molto alto!
Pur non trattandosi di una grossa cifra in confronto al volume d’affari mosso da Apple che soltanto nell’ultimo trimestre ha realizzato un profitto di oltre 20 miliardi dollari, questa condanna è un danno in termini di reputazione per l’azienda di Cupertino, più che economico. Non è ancora la fine però: la sentenza può essere annullata grazie al PTBA.