Ogni volta che AMD o Nvidia lanciano una nuova famiglia di GPU, c’è una corsa degli smanettoni per vedere se alcune funzionalità possono essere sbloccate per altre schede, o se le GPU possono essere aggiornate per supportare clock e voltaggi più alti. Ai vecchi tempi, era possibile acquistare una scheda di fascia media e sbloccare i core aggiuntivi che erano stati riservati ai modelli top–end. Anche oggi, a volte si ottengono guadagni in termini di prestazioni durante lo scambio tra BIOS per diversi modelli di schede.
Il flash del bios più popolare è stato quello delle RX480 , che venivano portate alla famiglia successiva.
Ha senso farlo?
Il flash (Che non spiegheremo come effettuare perchè non ci assumeremo la colpa di GPU morte) porta sicuramente dei benefici in termini di prestazioni: la scheda è passata da un clock di 1288 MHz, a 1411 MHz, un risultato difficile da raggiungere in overclock su una RX 480, e che probabilmente è dovuto a un BIOS settato con voltaggi
leggermente superiori, ottimizzato meglio rispetto al precedente.
I problemi sono molti, ma i principali sono due:
- La famiglia di RX480 a 6 pin non riescono ad ottenere l’energia necessaria dallo slot PCIe e dai connettori ausiliari. Le problematiche che può dare sono uno schermo nero o peggio ancora la morte della scheda. Questo problema è risolto da AMD tramite driver ottimizzati meglio, ma il consumo di corrente è sempre un problema per queste schede.
- Con l’aumento dei w (circa 70), la scheda è sottoposta a temperature maggiori, portandola ad un’usura di molto maggiore. Non tanto per la GPU (Che raggiungono comunque gli 80°), ma per i VRM, che arrivano a 98°.
La risposta è (Personalmente) no, non ha senso farlo. Oltre che portare la scheda alla temperatura del sole, le prestazioni non sono sufficienti per far sì che questo upgrade abbia realmente senso. L’incremento è di circa il 7/10%, non sufficiente per corrompere la vita della GPU.
Voi cosa ne pensate lettori?
