Marcia indietro… O no?
Lo scoppio del caso slow-gate ha portato a una raffica di denunce da parte di molti stati americani ed europei contro la Apple. Anche la soluzione di emergenza di ridurre il costo dell’operazione per una sostituzione della batteria non ha portato alcun vantaggio tangibile alla casa di Cupertino.
A un mese dall’inizio del caso, il CEO dello compagnia, Tim Cook, ribadisce come la scelta di ridurre le prestazioni nei dispositivi più vecchi fosse un metodo per evitare riavvii improvvisi, dovuto a sbalzi di tensione. Aggiunge inoltre che un nuovo software per fornire agli utenti informazioni precise sulle condizioni della loro batteria è in fase di test. Il programma presumibilmente verrà rilasciato all’interno della versione per sviluppatori di iOS 11 già il prossimo mese. Non è presente invece alcuna informazion certe sull’approdo alla versione stabile, anche se alcune voci la danno già possibile per marzo o aprile.
Tim Cook, rimasto comunque sempre abbastanza sul vago durante l’intervista, non ha specificato se l’arrivo di questo software comporterà la scomparsa dei rallentamenti segnalati da diversi utenti e poi ammessi dalla stessa Apple.
We’re going to give people the visibility of the health of their battery so it’s very, very transparent
Durante l’intervista è stato anche annuncianto il potenziamente di un piccolo data-center in Nevada. Questo complesso, che raggiungerà dimensioni di circa 7 km2 sarà alimentato completamente grazie a pannelli fotovoltaici.