Ecco l’analisi dei rumors cinesi su Pokémon per Switch!
Avete letto la news in cui sono riportati i rumors? È necessaria per comprendere la seguente analisi. Recuperatela prima possibile!
Partiamo ricordando che i rumors nascondo un meccanismo particolare – quantomeno quelli che contengono delle verità.
L’esperienza insegna che chi si occupa della fuoriuscita di informazioni veritiere, si guarda bene dal pubblicarle così come sono. Esse vengono inserite accuratamente in mezzo ad informazioni plausibili ma non possibili, e dati completamente fuori strada.
In modo tale si forma un gran miscuglio, verso il quale gli utenti hanno sensazioni miste, in modo da creare il primo strato di aspettativa.
Dunque, possiamo fidarci dei rumors in questione? Parzialmente. Andiamo nel dettaglio.
La localizzazione Cinese sarebbe già completa. Ha senso?
Che la parte testuale sia già conclusa è plausibile. È noto che il gioco sia in sviluppo da ben prima del suo annuncio, ma dire che la localizzazione Cinese sia già pronta, ci pare prematuro.
La localizzazione in una lingua diversa da quella di sviluppo è un processo complesso, che avviene solo al completamento della produzione locale. La localizzazione non implica solo la traduzione delle linee di testo del gioco, ma anche la rielaborazione degli asset artistici, la creazione di un nuovo packaging e la riscrittura di intere parti di sceneggiatura – dialoghi di pg secondari e terziari compresi – per venire incontro al background e alla sensibilità delle singole culture.
Insomma, i casi sono tre:
- il gioco è davvero in uno stadio avanzatissimo dello sviluppo
- Nintendo ha adottato un nuovo metodo di localizzazione in itinere
- Il rumor è infondato
La prima ipotesi può essere vera, ma dei lavori di localizzazione – oltretutto completi – indicherebbero la fine completa di quantomeno la parte registica.
Dal momento che informazioni veritiere danno Game Freak ancora alla ricerca di personale per lavorare col motore grafico, escludiamo il punto 1.
Un nuovo metodo di localizzazione? Ipotesi interessante, dal momento che negli ultimi anni è noto che il production design sta cambiando. Il punto è che Pokémon esce in davvero tanti paesi, e ciò implica un rapporto stretto con tra Nintendo e numerose agenzie di terze parti che si occupano di localizzazione.
Considerata la riservatezza della grande N con i progetti in sviluppo, escludiamo questa ipotesi.
Dunque, stando a quanto detto, il rumor è più falso che vero. Ma vediamo le altre info.
Non ci saranno nuove Mega Evoluzioni
Questa parte del rumor è assolutamente plausibile. Già con Pokémon Sole & Luna – nonché i loro reprise Ultrasole & Ultraluna – l’interesse si è spostato verso le Mosse Z.
In effetti, la feature delle Mega Evoluzioni, dunque tutto il filone delle pietre, pare essere circoscritta alle sesta generazione.
Se con X&Y né abbiamo visto l’introduzione e con OR&AZ né abbiamo viste di nuove, con l’avvento della settima generazione le Mega Evoluzioni sono passate in secondo piano. Richiamo a Kalos, ma non funzione integrata narrativamente negli ultimi giochi.
Dunque il rumor non è campato in aria: Game Freak potrebbe proseguire sulla linea tracciata con la settimana generazione, è riproporre le Mega Evoluzioni come feature secondaria.
Mosse Z, con tanto di gesture tramite Joy-Con
Questa parte delle anticipazioni è sicuramente “piccante”. Le Mosse Z, introdotte con Pokémon Sole & Luna, hanno stratificato ulteriormente il combat system, con una spettacolare estetica basata sulle coreografie.
All’attivazione della Mossa Z, il personaggio esegue particolari movimenti in tema con il Tipo della pietra. Capite benissimo che la trasposizione da evento scriptato al motion control tramite Joy-Con è quasi scontata.
Immaginatevi di agitare i controller mentre siete in modalità da tavolo o davanti alla TV: grottesco, ma assolutamente delizioso e accattivante.
Ma la modalità portatile? Questo è il problema principale della possibile introduzione di suddetta feature. I Joy-Con ancorati alla console non permettono di eseguire le gesture, ma è anche vero che Nintendo non si è mai peritata di questa questione.
Basti pensare a Breath of The Wild o Super Mario Odyssey, in cui l’utilizzo completo del Joy-Con rende più profonda l’esperienza, ma non è cosa necessaria per il funzionamento delle meccaniche.
Pensate a dei giocatori di Pokémon professionisti, ad un torneo famoso di competitivo, che agitano i Joy-Con nel bel mezzo di un live stream. Assolutamente improponibile (ammetto che sarebbe uno spettacolo, dal punto di vista di chi fa meme).
La cosa più probabile è che questa diventi una delle tante feature aggiuntive tipiche di Pokémon: carina da usare, ma ben presto superflua ed trascurabile. Lasciamo il resto delle probabilità alla non introduzione di questa funzionalità.
La trama, contrasto tra vecchio e nuovo
Questo rumor è all’apparenza interessante, ma col senno di poi molto scontato. Di fatto, ogni gioco Pokémon tratta – più o meno in modo velato – il contrasto tra tradizione ed innovazione.
Questo è tangibile quando la serie approda su una nuova piattaforma, ma come motivo di fondo è ravvisabile anche nei titoli “mid-gen”.
Questo rumor verrà dunque ignorato, in quanto ovvietà.
L’ambientazione, Vamos o Jamm Ja?
Stuzzicante. Sono molti i setting che abbiamo percorso nei 20 anni di Pokémon: Il Giappone moderno, la realtà più tradizionale, regioni in cui l’uomo vive a contatto con la natura, aree dall’ispirazione Hawaiana ed anche zone ispirate all’Europa centrale.
Tuttavia il brand ancora non ha portato i giocatori in tanti tipi di ambientazione. Tra queste anche il paesaggio e la cultura Italiana, così come quella spagnola.
Dal nostro punto di vista, di Italiani fieri, vedere i Pokémon approdare in una regione ispirata al bel paese sarebbe assolutamente affascinante.
Dai, una Lega Pokémon ispirata al Colosseo? Qualche bel cupolone autoportante? I centri Pokémon che servono il grappino, con le catene di pomodorini secchi sul bancone?
“Daje”, che spettacolo. Il rumor dice esattamente “Spagna o Italia”, in che senso? Questo probabilmente è un refuso della traduzione, dal momento che è difficile confondere le due Nazioni. Escludendo il caso in cui la nostra talpa sia ignorante in geografia, questo potrebbe indicare un mix tra i due setting.
Oppure la disgiunzione “o” è volta e tradotta correttamente: il classico errore linguistico che permette di distinguere le informazioni false – di riempimento.
Un fondo di verità potrebbe esserci, e ci viene dato da un avvenimento che coinvolge i ragazzi di Pokémon Millennium – che saluto!
Durante la loro visita a Game Freak, l’anno scorso, parlando con due dipendenti è venuto fuori il fatto che Millennium sia una realtà Italiana. Ebbene, i due dipendenti – ridacchiando tra di loro – hanno indicato gli studi (entro i quali non sono potuti entrare).
Una piccola luce in fondo al tunnel, dunque. Chissà… Attendiamo nuove informazioni!
2018 o 2019, questione di convenienza
L’ultimo rumor parla della data di uscita di Pokémon per Switch. Specificamente: Dicembre 2018, o il primo 2019.
Ricordiamoci che il gioco è sicuramente in sviluppo da diverso tempo prima dell’annuncio, e pensare ad un’uscita nell’anno venturo non è cosa completamente fuori strada.
Far uscire Pokémon, su una nuova console, in periodo natalizio, rappresenterebbe un vero tripudio di vendite. È anche vero che Game Freak sta ancora cercando personale per lo sviluppo su Unreal. Staranno rifinendo, o sono ancora in pieno sviluppo? Nel primo caso, l’uscita a fine 2018 sarebbe dovuta. Altrimenti, un “early 2019” sarebbe più ragionevole.
Considerato che a Nintendo non mancano giochi per l’anno prossimo, economicamente non farebbe la differenza.
Il rumor parla di un range abbastanza ampio, dunque diciamo: bella forza, che ci vuole ad indovinare?
In conclusione
Piano piano, leak per leak, rumor per rumor, teoria per teoria, ci stiamo facendo strada nella coltre di mistero che riveste Pokémon per Switch. In queste condizioni, ogni info è d’oro, per questo abbiamo deciso di puntare la lente su questi ultimi rumors. Voi, cosa ne pensate? Siamo sicuri che tra la info palesemente false e le mezze verità, si celi qualcosa che verrà confermato. Solo il tempo – ed il marketing – ci smentiranno o daranno ragione.