Star Wars Episode VIII ha spaccato in due il pubblico: la follia ha raggiunto un nuovo stadio evolutivo, una petizione per rimuovere il film dal canone
Evitando colpi bassi per chi ancora non ha visto Star Wars: Gli Ultimi Jedi, non daremo alcun cenno di trama.
Episodio VIII, proprio come la scelta cromatica della sua locandina – rossa e bianca – ha diviso il pubblico in chi l’ha amato alla follia e chi invece si è squarciato le vesti per non aver avuto ciò che si aspettava, o quantomeno qualcosa di simile. Pochissimi i casi di sfumature, qui siamo di fronte ad una vera e propria separazione ideologica: rosso o bianco, “Mi piace” o “Fa schifo”.
Ma non finisce qui
È stata avviata una petizione che chiede la rimozione di Gli Ultimi Jedi dal Canone. C’è di più, la petizione dice testualmente chiede che venga posticipato Episodio IX – recentemente entrato in produzione con il nome in codice “Black Diamond” – per rifare da capo Episodio VIII e ristabilire la “integrità” della saga.
La petizione globalmente ha raccolto poco più di 14k firme. La risposta di Ryan Johnson non si è fatta attendere. Il regista, appassionato anch’egli di Star Wars, ha ammesso di poter capire il disagio di alcune persone scaturito dagli eventi fondamentali del film. Con serietà ha anche ammesso che fa parte del suo lavoro raccogliere le critiche – positive e negative – e che è consapevole del tipo di disappunto provocato dalla non soddisfazione delle aspettative.
“E’ perché ci tengono a queste cose e fa male quando ti attendi qualcosa di specifico e non lo ottieni da qualcosa che ami. Fa sempre male, non mi offendo personalmente se un fan reagisce in modo negativo o se la prende con me su Twitter. Va bene. Fa parte del mio lavoro accettare anche le critiche negative“.
Parlando di ricezione: da una parte l’indignazione, utenti che non si capacitano di come altri abbiano apprezzato il lavoro di Ryan Johnson (Scrittore e Regista), dall’altra lodi per il coraggio e la qualità del film. Ciascuna parte tenta in vano di far ricredere l’altra: scene isteriche, unghie mangiate, diverbi accesi ed altri più ponderati e razionali. Insomma, una situazione così chiara e definita che pare addirittura non essere naturale.
Una cosa è certa, al di là di critiche sterili e lodi esagerate: Gli Ultimi Jedi è un film pingue di ottimo contenuto sul quale riflettere, che di fatto non rovina nulla – chi ha visto davvero il film, non superficialmente, capisce – ma offre una lente diversa con la quale valutare i 40 anni dell’universo narrativo di Guerre Stellari, con le sue regole, i suoi misteri, i suoi assunti ed i suoi dogmi. Guerre Stellari a tutti gli effetti, non solo visivi e sonori, ma con una lente focale nuova. Attendiamo con eccitazione l’ultimo episodio della Nuova Trilogia, e voi?
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