Il 14 dicembre gli Stati uniti per Voce della FCC e del suo Presidente Ajit Pai hanno abbandonato per sempre la Neutralità della rete.
Con una votazione, pressoché scontata, i repubblicani strappano per un 3 a 2 la votazione a favore dell’abbandono delle Net Neutrality.
Ma chi è Ajit Pai?
Repubblicano, fedelissimo di Trump, avvocato da sempre contrario alla Neutralità della rete, prima di ricoprire la posizione di Presidente della FCC lavorava come Avvocato presso Verizion, uno dei colossi di Telecomunicazioni in America.
Cosa e’ la FCC?
La Federal Communications Commission è un’agenzia governativa che si occupa di Telecomunicazioni in America, in Italia il suo equivalente a livello amministrativo potrebbe essere tranquillamente l’Agcom.
In Soldoni cos’è la Neutralità della rete?
Come già detto in questo articolo è l’obbligo da parte di chi fornisce servizi internet di non porre nessun tipo di barriere ed ostacoli, o in alternativa di favorire in alcun modo tramite banda preferenziale a servizi o aziende.
La scelta di Pai e dei Repubblicani viene Giustificata con la teoria che liberando dai vincoli tutti i Provider si riuscirebbe sia a incentivare il libero mercato, inoltre con gli introiti aggiuntivi che i vari ISP avrebbero , investirebbero sulle infrastrutture, portando solo un vantaggio all’utente finale.
A essere favorevoli di questa “innovazione” sono i giganti delle Telecomunicazioni, una parte dei Repubblicani .
I contrari invece sono I Democratici , una parte dei Repubblicani i colossi Hi Tech e ovviamente tutte le start up.
Cosa dovranno aspettarsi gli Americani dal momento che questa legge è passata?
La Fruibilità dei servizi. I Provider potranno instradare il traffico di internet e monitorare oltre a fare in modo che alcuni siti vadano meglio, ed altri vadano peggio.
Il divieto di utilizzare alcuni prodotti. I gestori internet infatti possono limitare la banda su determinate porte/protocolli, vedi per esempio bit torrent che potrebbe essere “castrato” fino a renderlo poco appetibile
Invece possono far sì che tu usi i “loro” software, grazie a incentivi di varia natura. Chi ne soffrirà di più saranno le giovani start up che non avranno i mezzi economici per pubblicizzarsi in maniera seria. Ma facciamo un esempio semplice: il vostro fruttaiolo di fiducia ha un’idea geniale su come vendere i suoi prodotti grazie ad internet. Se una volta il suo servizio poteva essere visto da tutti, in America, ora dovrà pagare lui per avere maggiore visibilità e se gli utenti vorranno, dovranno pagare anche loro per avere un “accesso preferenziale” al suo servizio.
Senza la neutralità della rete la storia di Apple contro AT&T (operatore telefonico usa) che bloccò FaceTime, app per videochiamate del colosso di Cupertino, sarebbe andata differentemente, penalizzando in maniera seria gli amanti della Mela.
La teoria dei “pacchetti” potrebbe essere realtà, come lo è già per alcune Nazioni.
In poche parole. I gestori internet vendono un “pacchetto base” con una connessione internet bassa, giusto per navigare, ma poi ci saranno vari pacchetti a seconda delle proprie esigenze. Usi i social? Paga! Usi i servizi video di Streaming? Paga! Usi internet per giocare anche a livello professionali? Paga!
Alleghiamo un semplice specchietto della realtà molto vicina a noi: il Portogallo.
Un possibile soluzione a questi blocchi è l’accesso ad Internet tramite programmi che mascherano la tua nazionalità: le VPN, ovvero le Virtual Private Network. Cosa sono in breve? Sono una sorta di autostrada preferenziale autonoma per navigare su internet. Il problema di questa soluzione è che bisogna avere una conoscenza della materia per usarle bene e in maniera efficace.
E da noi? Siamo a rischio?
No, al momento no. Ma bisogna rimanere vigili.
Sebbene l’Europa tuteli con delle normi stringenti sulla Neutralità della rete e l’Italia ha una Carta dei Diritti Internet ben chiara, il rischio che possa avere delle ripercussioni questa legge è reale. Non è la prima volta, infatti, che scelte o crisi oltreoceano abbiano innescato pure da noi delle conseguenze, la maggior parte delle volte nefaste.
Cosa succederà?
Gli scenari che si stanno prospettando in America contro questa legge sono diversi.
Molti analisti hanno detto che questa legge verrà trattata dall’Antitrust, visto che AT&T e Verizon (due compagnie telefoniche americane) hanno il 70% del mercato.
Secondo diversi economisti americani una legge del genere favorirebbe in maniera non consona i due colossi delle telecomunicazioni a discapito di tutti gli altri operatori in America.
Il congresso potrebbe rifiutare questo tipo di proposta votata in FCC invalidandola. Ultimamente i repubblicani hanno perso l’ennesimo seggio a seguito delle polemiche sugli scandali sessuali, lasciando così un margine ancora più ridotto per le votazioni. Quindi è possibile che la legge venga ridiscussa dal congresso.
Alcuni Attivisti e Figure di spicco hanno detto chiaramente di voler far Appello alla Corte Suprema Americana.
Mentre Molte compagnie dell’Hi Tech hanno rilasciato diversi comunicati nettamente a sfavore di quanto successo.
Quello che può essere il comunicato più esplicativo è quello di Netflix US che può essere riassunto con un semplice:
“ci vediamo in tribunale”
Vogliamo lasciarvi qua il video che Ajit Pai ha fatto a favore la sua proposta di Legge.
A voi ogni commento.
https://www.youtube.com/watch?v=JqONIPwidQw