Ecco la nostra recensione di Unepic per Nintendo Switch!
A cura di Carlo D’Alise
Nell’ormai lontano 2011 Francisco Tellez de Meneses, un talentuosissimo sviluppatore indie spagnolo, pubblicò per la prima volta UnEpic. Il titolo, già approdato su Steam, Xbox,PS4 e Wii U, fondeva alla perfezione le meccaniche tipiche dei metroidvania ed un umorismo con innumerevoli citazioni al mondo nerd. Dopo 6 anni dalla sua prima pubblicazione UnEpic arriva anche su Switch, ed è pronto a stupire e a far ridere chiunque intraprenderà questa simpaticissima avventura. Quale migliore occasione per recensirlo, se non l’approdo sull’ibrida Nintendo?
Ricordiamo che non esiste recensione veritiera che sia capace di non rovinare la sorpresa a chi ancora non si è avvicinato al gioco trattato, dunque leggete a vostro rischio e pericolo.
Epica? Si ma non troppo.
Daniel, grandissimo appassionato di videogiochi e giocatore accanito di Dungeons & Dragons – dopo aver trangugiato qualche birra di troppo durante una “ruolata” tra amici – si ritrova costretto ad assecondare il richiamo della natura. Tra le proteste del Dungeon Master, Daniel abbandona il tavolo.
Tuttavia la piccola pausa di Daniel diventa un (un)epico viaggio all’interno di un misterioso castello in rovina, abitato da satiri, scheletri, orchi, ed ogni tipo di creatura mitologica.
Ad accompagnare il nostro (non)eroe ci sarà un misterioso spirito di fumo nero affettuosamente ribattezzato “Zera”, che tenterà in tutti i modi – almeno all’inizio dell’avventura – di togliere la vita al protagonista.
Ritrovatosi confinato nel castello di Harkanon e costretto ad eliminare il suo oscuro reggente, sarà compito di Daniel esplorarne ogni anfratto di quella che definisce un’allucinazione indotta dalle droghe versategli nella birra, al fine di liberare tutti gli Spiriti Puri rinchiusi all’interno di essa.
Metagaming
Tutta l’avventura di Daniel è cosparsa da tante, splendide citazioni alla cultura nerd che regaleranno più di un sorriso al videogiocatore. Si va da Metal Gear Solid a World of Warcraft, passando per Dungeons & Dragons ed arrivando ai titoli che hanno ispirato lo sviluppatore: Metroid e Castlevania.
Insomma, se siete appassionati di videogiochi, giochi di ruolo e quant’ altro, troverete sicuramente pane per i vostri denti.
Swords and Lighters
UnEpic si presenta, come già detto, come un classico action adventure con struttura a là metroidvania. Il titolo, per la verità parecchio incentrato sull’esplorazione, propone un sistema di sviluppo delle abilità del personaggio molto profondo. Ad ogni level up potremo assegnare un punto alle varie caratteristiche del nostro (non)eroe: salute massima, forza, abilità nell’utilizzo di armi e armature, e così via.
Non solo l’accendino
Oltre al nostro fido accendino – unica fonte di illuminazione presente al castello di Harkanon – Daniel potrà utilizzare vari tipi di armi, più o meno efficaci contro determinate creature. Asce, archi, tomi magici, spade e spadoni saranno i vostri più cari amici durante tutta l’avventura.
Tuttavia la maestria nell’utilizzo delle suddette sarà inevitabilmente legata allo sviluppo delle caratteristiche del vostro alter ego, per cui la scelta riguardante la spesa dei punti abilità dovrà essere particolarmente ponderata se volete evitare di farvi massacrare dai nemici più potenti.
Da segnalare la presenza di alcuni pet, palesemente ispirati ai famigli di Castlevania: Symphony of the Night, che garantiranno a Daniel l’acquisizione di alcune abilità speciali: il lancio di magie elementali, l’eliminazione rapida dei mostri più innocui come pipistrelli e vespe e via discorrendo.
In UnEpic sono inoltre presenti varie side quest, tutte molto varie e mai banali. Vi ritroverete ad esempio a dover fecondare delle goblin in calore, a raccogliere delle sanguisughe per rendere impotente un orco, o a dover esplorare il bagno del castello alla ricerca di un fertilizzante.
UnEpicità in termini tecnici
Dal punto di vista tecnico UnEpic non brilla particolarmente. La pixel art utilizzata dallo sviluppatore è gradevole, ma non raggiunge certamente picchi di eccellenza, soprattutto comparandola con altre produzioni indipendenti.
In Dock insomma…
Se utilizzerete la modalità Dock per giocare questo titolo su Switch vi ritroverete davanti ad un interfaccia che, per quanto migliorata rispetto alla prima edizione del titolo, è comunque eccessivamente confusa e dalle dimensioni troppo elevate.
… Ma in portatile
Giocando UnEpic in modalità portatile invece, la musica cambia totalmente. L’apparizione della confusa interfaccia di cui sopra è infatti relegata alla pressione di un tasto dei vostri Joy-Con; questa feature renderà dunque l’avventura molto più piacevole sul piccolo schermo di Switch piuttosto che sulla vostra TV.
Da segnalare inoltre una traduzione in italiano di buona fattura, ma assolutamente non impeccabile, complice qualche svarione sia grammaticale sia nella scelta delle parole utilizzate.
Epico o UnEpico?
Chiaro che UnEpic sia un titolo da non prendere troppo sul serio. Nonostante un comparto tecnico non eccellente, questo indie riesce a distinguersi dalla massa grazie ad un enorme quantità di situazioni surreali, a delle meccaniche che – per quanto viste e riviste – risultano incredibilmente riuscite e profonde, e ad un elevata dose di citazionismo (ed umorismo) dedicato al mondo nerd.
La portatilità di Switch inoltre rende il titolo particolarmente godibile. Insomma – se siete dei veri nerd – e vi appassionano le avventure metroidvania, UnEpic è un titolo che non dovete farvi scappare. Scorrete in basso per scoprire il nostro giudizio, e continuate a seguirci su DrCommodore!
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