Cari lettori, commodoriani e non, oggi parliamo di Sony Xperia XZs, uno smartphone uscito a febbraio in contemporanea a Xperia XZ Premium, nonchè versione migliorata di Sony Xperia XZ.
Ma era proprio necessario questo miglioramento?
Vediamolo nella recensione!
Scheda tecnica
Sulla carta non cambia molto rispetto a Sony Xperia XZ.
Su Xperia XZs troviamo infatti lo stesso processore, Snapdragon 820, con una GPU Adreno 530. Quello che cambia è la RAM, che da 3 passa a 4GB. Troviamo poi 32GB di memoria interna espandibile con MicroSD (anche perché 32 sono un po’ strettini, come dissi per LG G6), un ingresso USB Type-C con supporto all’OTG, e due fotocamere, una frontale e una posteriore. Qui c’è la vera novità. A discapito di un calo di MP, rispetto alla versione XZ, qui troviamo il nuovo sensore Sony da 19MP con apertura focale F/2 con la possibilità di registrare video in slow motion fino a 960FPS e stabilizzazione ottica. Frontalmente invece è una 13MP, ma ne parliamo poi nella sezione apposita. Conclude una batteria da 2900 mAh.
Il tutto è mosso da Android nella sua versione 7.1.1, un software praticamente stock con poche personalizzazioni da parte di Sony.
C’è anche la certificazione IP68 che dovrebbe renderlo a prova di acqua e polvere, ma Sony consiglia comunque di non immergerlo.
Insomma, sulla carta i grandi cambiamenti sono la fotocamera e il GB in più di RAM.
Vediamo nel dettaglio il tutto.
Design, ergonomia e materiali
Dal punto di vista del design Sony si ostina a riproporre l’omnibalance. Non fraintendetemi, non che faccia pena, a me onestamente piace. Però dopo un po’ stanca. Sul retro troviamo una scocca in metallo Alkaleido che resiste benissimo ai graffi e alle ditate.
Molto bene. Sopra e sotto abbiamo due bande in plastica, così come il frame laterale. Frame che porta il carrellino per la sim+MicroSD estraibile senza la spilletta (soluzione molto apprezzata), il bilanciere del volume, il tasto di accensione/spegnimento che fa anche da sensore d’impronte digitali (non proprio preciso, ma veloce) e il tasto per l’avvio rapido della fotocamera.
Completa il design la parte frontale con uno schermo da 5,2″ LCD IPS FHD, capsula auricolare e speaker inferiore (che forniscono l’audio stereo), sensore di luminosità e led di notifica, piccolo ma brillante.
Il telefono nel complesso è comodo da tenere in mano, utilizzabile facilmente con una mano sola, anche se gli spigoletti abbastanza pronunciati potrebbero dare un po’ fastidio all’inizio.
Esperienza d’uso
Il sistema operativo è praticamente Android Stock. L’interfaccia è un po’ rivisitata da Sony, ma non in maniera pesante. Troviamo alcune app preinstallate tipo Sketch per fare i disegnini, alcune app Sony e un antivirus (AVG Pro) di dubbia utilità.
Il sistema gira fluido e senza impuntamenti importanti. Merito anche dello Snapdragon 820 che ben rodato e supportato da 4GB di RAM non fa riscontrare lag pesanti o rallentamenti. Tranne in situazioni di stress intenso.
In questi casi diventa un delirio usare questo Xperia XZs, che scalda tantissimo e a un certo punto diventa IMPOSSIBILE usare la fotocamera. Ma letteralmente, è il software ad impedircelo finché il telefono non si raffredda.
Per il resto nessun problema evidente, ma nemmeno nulla di eclatante da segnalare. Le app più pesanti si aprono abbastanza in fretta e l’esperienza è più che godibile.
Sony, con questo smartphone, ripropone la sua classica interfaccia stabile ed essenziale, affidabile e concreta, tranne per il difetto abbastanza evidente descritto sopra.
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Parlando di display, abbiamo un buonissimo LCD IPS in FHD da 5,2″ con dei colori ben tarati e contrasti abbastanza elevati. I neri tendono un po’ al grigino, solito discorso degli IPS. La definizione è davvero tanta roba.
La leggibilità sotto il sole non è niente male grazie alla tecnologia di Sony che spara la luminosità al massimo quando il sole è diretto sul sensore. Sensore che tende a tenere la luminosità comunque abbastanza alta anche al buio costringendovi ad abbassarla manualmente ogni tanto.
Oleofobicità che rasenta la perfezione, sarà difficile lasciare qualche ditata sullo schermo, davvero un ottimo lavoro.
Lato audio ci siamo: stereo, pulito, non altissimo. In cuffia è perfetto. Ben poco altro da dire.
Per quanto riguarda la ricezione e il comparto connettivo generale: ci può stare, ma non è un granché. La ricezione è lievemente sotto la media con dei picchi di tristezza infinita nell’ascensore bunker. All’aperto si comporta bene ma vi giuro che non ho MAI visto le 5 tacche del segnale piene tutte insieme. A scapito di quel che si vede però il telefono si sente bene nelle chiamate, senza nessun disturbo evidente e la navigazione, seppur non la più veloce del West, è comunque apprezzabile.
Il WiFi è dual band e c’è il supporto all’LTE.
Fotocamera
La fotocamera di questo Xperia XZs dovrebbe essere la vera novità. Monta infatti il nuovo sensore Sony da 19MP con f/2 e la possibilità di registrare video fino a 960FPS in HD. Bellissimo esempio qua sotto. L’altro punto di svolta è la stabilizzazione ottica dell’immagine che consente di fare foto e video senza tremolii o effetto mosso, cosa che ho apprezzato particolarmente.
Anche le foto non sono assolutamente niente male, però possiamo definirle praticamente al pari di Xperia XZ normale. In ogni caso il livello di dettaglio è davvero ottimo, l’HDR lavora benissimo e, anche se la sera perdiamo un po’ di qualità nel punta e scatta, troviamo una completissima modalità manuale che consente di gestire tutti i vari valori, tra cui ISO, esposizione e bilanciamento del bianco, che ci viene incontro e ci aiuta ad avere scatti davvero ottimi anche in queste situazioni.
Insomma, Sony come al solito punta sempre tantissimo sulla fotocamera e questo smartphone ne è l’ennesima prova.
Ecco una carrellata di foto scattate da Xperia XZs.
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Batteria
Qui mi viene da piangere. In una giornata stress sono arrivato risicatissimamente a 2h di schermo acceso. Premettendo al solito, che la mia tipica giornata stress è: Facebook, Messenger, Gestore delle pagine, Telegram, Whatsapp, Instagram, Hangouts, 2 account mail in push, pokèmon Go, GPS, foto e tante chiamate, il tutto in almeno 10h in 3/4G e il resto del tempo in WiFi, usandolo molto.
Nelle giornate di utilizzo normale arriviamo forse a un’oretta in più ma non ci siamo proprio.
Insomma, lo Snapdragon 820 si riconferma un processore potente ma voracemente affamato di risorse, e la batteria viene consumata in men che non si dica. È qui che mi scatta la domanda: C’era davvero bisogno di un Xperia XZs con Snapdragon 820? Se volevano migliorarlo non era più adatto un 821 magari? Avrebbe avuto un occhio di riguardo in più verso la povera batteria da soli 2900 mAh, ma che comunque avrebbe potuto reggere un po’ più di così.